Meravigliosa creatura Frankenstein 201 anni dopo.

«Stiamo per raccontarvi la storia di Frankenstein, un eminente scienziato che cercò di creare un uomo a sua immagine e somiglianza, senza temere il giudizio divino.

È una delle storie più strane mai narrate, tratta dei due grandi misteri della creazione: la vita e la morte. Vi colpirà, potrebbe anche inorridirvi!

Se pensate che non sia il caso di sottoporre a una simile tensione i vostri nervi, allora sarà meglio che voi… be’, vi abbiamo avvertito!» (Frankenstein, regia di James Whale, 1931).

Dal 23 al 27 ottobre si terrà a Lugano la nona edizione di PiazzaParola, festival di letteratura e società. La nona edizione si terrà nella Hall del LAC Lugano Arte e Cultura, luogo di ritrovo e di incontro per tutti gli appassionati di cultura.

L’evento – che prevederà una anteprima a Locarno il 26 settembre con lo scrittore Alessandro Zaccuri – è realizzato in coproduzione con LAC Lugano Arte e Cultura, nell’ambito del progetto LAC edu.

Come ogni anno, il programma prende vita da un classico della letteratura internazionale.

FRANKENSTEIN. UN’ICONA DELLA MODERNITÀ

Grande protagonista dell’edizione 2019 del festival sarà Frankenstein, figura letteraria che, per la sua originalità e la sua straordinaria attualità, è considerata un’icona della modernità. Scritto da un’aristocratica inglese all’epoca appena diciannovenne, Mary Shelley, moglie del grande poeta romantico Percy Shelley, “Frankenstein ovvero il Moderno Prometeo” è stato pubblicato nel 1818 e in seguito ristampato migliaia di volte.

Sull’arco di oltre 200 anni l’opera ha conosciuto una impressionante quantità di riscritture e trasposizioni e ha appassionato un numero crescente di lettori, estimatori e imitatori.

La “creatura” di Mary Shelley continua a offrire sempre nuovi e molteplici spunti di riflessione, e costituisce ancora una eccezionale fonte di ispirazione, non solo per il cinema (sono oltre settanta i film che dal 1910 a oggi sono stati dedicati a Frankenstein, cui vanno aggiunte le numerose parodie!), o il teatro (il primo di una lunga serie di adattamenti per il palcoscenico risale al 1823).

Frankenstein si ritrova infatti anche nei videogiochi, nei manga giapponesi, nei Gormiti e nei Supereroi.

“IT’S ALIVE!” – È VIVO!

 Questa l’esclamazione di stupore mista a terrore dello scienziato Viktor Frankenstein quando vede la sua creazione prendere vita. E in effetti Frankenstein è vivo, oggi più che mai. Nell’era dell’intelligenza artificiale e della robotica, le tematiche contenute in questo straordinario classico della letteratura ottocentesca, considerato il primo romanzo di fantascienza, si rivelano più che mai attuali, e non finiscono di intrigarci.

I TEMI DEL FESTIVAL

PiazzaParola andrà alla riscoperta del romanzo gotico e del ruolo delle scrittrici nella nascita e nello sviluppo di questo genere letterario, di cui Mary Shelley fu una sorta di antesignana. Si parlerà del concetto di bellezza – e dei suoi opposti: l’orrido e il difforme.

Ci si interrogherà sul mostruoso insito nell’umano: perché Frankenstein può essere letto come il catalogo di tante umane paure, prima tra tutte la paura del diverso. E sui timori che suscita ancora ai giorni nostri lo strapotere della scienza e dei molti pericoli e rischi che la ricerca scientifica, e ogni tipo di progresso, comportano.

Si parlerà anche di robotica e intelligenza artificiale, temi di grandissima attualità: il personaggio creato da Mary Shelley è infatti una sorta di robot, il primo della storia.

Nell’immaginario collettivo Frankenstein identifica comunemente la creatura mostruosa e non più il suo creatore, lo scienziato Viktor, vittima della sua sete di conoscenza. Come scrive Nadia Fusini nella sua introduzione all’edizione italiana del 2018 del romanzo Chi è Frankenstein, lo scienziato o il mostro? E in chi ci identifichiamo noi oggi – nel creatore o nella sua creatura?”

GLI OSPITI DELLA NONA EDIZIONE

Dal 23 al 27 ottobre scrittrici e scrittori, saggisti, giornalisti e scienziati esploreranno varie possibili interpretazioni di questa magnifica opera, straordinariamente ricca di significati: scoprirne le tante implicazioni equivale a ritrovarsi in una vera e propria Wunderkammer.

A PiazzaParola 2019 parteciperanno, tra gli altri, la scrittrice e critica letteraria Nadia Fusini, la psicologa Silvia Vegetti Finzi, la scrittrice Lidia Ravera, il filosofo Vito Mancuso, il giornalista e saggista Ezio Mauro, lo storico dell’architettura Cesare De Seta, il professor Gianfranco Pacchioni, chimico e ricercatore, Giovanni Pellegri, neurobiologo e divulgatore scientifico.

Oltre a importanti esponenti del mondo letterario e scientifico italofono, PiazzaParola proporrà anche quest’anno una rosa di scrittori e scrittrici svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia.

Tra i rappresentanti delle letterature svizzere ci saranno in particolare la vincitrice del Gran Premio svizzero di letteratura 2019, Zsuzsanna Gahse, la vincitrice del Premio svizzero di letteratura Christina Viragh, la scrittrice Isabelle Flükiger, nonché due esponenti dell’area culturale romancia: Rico Valär e Gianna Olinda Cadonau.

Al centro di tanti incontri ci sarà naturalmente anche lei, Mary Shelley, e la sua emblematica biografia. All’epoca della pubblicazione del romanzo, la notizia che l’ideatrice di una vicenda tanto orribile fosse una giovane donna suscitò infatti enorme scalpore.

Piazzaparola seguirà le tracce di Mary Shelley e dei suoi compagni nel viaggio che nel 1816 compirono attraverso l’Europa, riscoprendo il mito letterario del Grand Tour, ripercorrendo anche un tratto di questo itinerario attraverso la Svizzera italiana.

La nascita di Frankenstein è infatti strettamente legata alla Svizzera. L’idea della creatura si affaccia alla mente di Mary Shelley mentre soggiorna in una villa sulle sponde del lago di Ginevra con suo marito, il poeta Percy Bysshe Shelley, Lord Byron e il medico di quest’ultimo, John William Polidori.

È giugno, ma il freddo è glaciale e piove di continuo: la catastrofe climatica ha costretto il gruppo di amici a interrompere il loro Grand Tour attraverso l’Europa. Durante questa sosta forzata, Lord Byron propone ai compagni una singolare sfida letteraria: scrivere un racconto di terrore.

In una gelida notte di giugno alla mente di Mary si palesano lo scienziato Viktor Frankenstein e la sua creatura: un mostro senza nome, terrificante e infelice, il primo essere umano “non nato da donna”. Quella notte, la giovane scrittrice darà vita a un nuovo genere letterario: il racconto fantascientifico, che rivoluzionerà l’immaginario occidentale.

Polidori, il medico di Byron, scriverà Il Vampiro; alla fine dell’Ottocento, tramite lo scrittore irlandese Bram Stoker, autore di Dracula, anche questo genere di personaggio diventerà, come Frankenstein, un’icona del moderno.

FRANKENSTEIN AL CINEMA E A TEATRO

In programma anche una lettura scenica dell’opera, curata e interpretata dall’attrice Margherita Saltamacchia, con musiche originali di Christian Zatta.

La rassegna cinematografica, realizzata in collaborazione con luganocinema93, riproporrà alcuni dei classici della cinematografia ispirati al personaggio di Frankenstein: il primo film del ciclo, anteprima di PiazzaParola 2019, sarà il 22 ottobre con Frankenstein Junior di Mel Brooks.

Il cinema sarà anche protagonista della serata d’apertura del festival, che offrirà l’occasione di rivedere alcuni spezzoni di pellicole dell’epoca del muto dedicate a Frankenstein, sonorizzati dal vivo dal violoncellista Zeno Gabaglio.

SULLE ORME DI MARY SHELLEY – Il Grand Tour e la Svizzera italiana

Sabato 12 ottobre si terrà una passeggiata creativa sulle orme di Mary Shelley condotta dal giornalista Pietro Berra.

Nel 1840 Mary Shelley attraversava la Svizzera, diretta in Italia. Le impressioni di questo viaggio sono contenute nei diari intitolati A Zonzo per la Germania e l’Italia 1840, 1842, 1843. Alcune pagine dell’opera sono dedicate a Lugano e al Canton Ticino, in particolare all’avventura legata all’attraversamento del lago in un giorno di tempesta.

Ripercorreremo parte di questo itinerario seguendo le annotazioni della scrittrice e i testi dei numerosi scrittori, poeti, artisti e rivoluzionari che in quegli anni passarono da Lugano.

UN MODO ORIGINALE DI RILEGGERE I CLASSICI

Il festival PiazzaParola è stato fondato nel 2011 dalla Società Dante Alighieri della Svizzera italiana con l’obiettivo di promuovere da un lato la riscoperta e la rilettura dei classici, dall’altro di contribuire alla conoscenza e alla diffusione delle quattro letterature svizzere.

La manifestazione è curata da Yvonne Pesenti Salazar e Natascha Fioretti.

Dopo aver esplorato le opere di grandi autori del passato quali Omero, Dante, Boccaccio e Ovidio, PiazzaParola ha avviato dal 2016 un ciclo che pone al centro della manifestazione alcuni personaggi archetipici della letteratura, divenuti miti fondanti della cultura occidentale.

Il 2016 è stato l’anno di Don Chisciotte, il 2017 quello del dissoluto Don Giovanni. Nel 2018 la magnetica e inquieta protagonista è stata Madame Bovary.

Sin da suoi esordi, nel 2011, PiazzaParola è diventato un appuntamento fisso anche per il Locarnese: ogni anno, grazie alla collaborazione con il Dipartimento Formazione e Apprendimento della SUPSI, viene realizzato un programma specifico rivolto agli allievi delle scuole della regione.

Tutti gli eventi sono gratuiti
Per informazioni
  www.piazzaparola.ch info@piazzaparola.ch