Cittadina a vocazione turistica sulle rive piemontesi del Lago Maggiore, Arona, con i suoi circa 14.000 abitanti, tra cui molti imprenditori, commercianti, artigiani e operatori del settore turistico, deve iniziare a pensare a come ripartire dopo il blocco forzato a causa del #coronavirus anche sulla base del forte afflusso turistico.

Inizia a dare i primi spunti, il Sindaco Alberto Gusmeroli, che ha pubblicato una circolare per appunto ai titolari di attività artigianali, commerciali, professionali per il tramite delle rispettive Associazioni di categoria e ordini professionali.

Per diffusione la pubblichiamo nella sua completezza:

Nell’ambito delle attività di collaborazione tra Amministrazione Comunale e categorie commerciali, artigianali e professionali, vogliamo da un lato sensibilizzare su future misure di sicurezza utili o necessarie al fine di riaprire o esercitare le attività; dall’altro offrirvi tutta la nostra consulenza e/o aiuto nel momento delicato della futura riapertura delle stesse.

Come è noto i recenti decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e della Regione Piemonte hanno prolungato la fase di lockdown e di blocco di gran parte delle attività produttive e commerciali fino al 13 aprile.

AI di là di quali saranno le date decise dal Governo per la riapertura graduale delle attività (cosiddetta fase 2), con la presente intendiamo invitare e sensibilizzare, per il tramite delle Associazioni di categoria e degli ordini professionali, i titolari delle attività in questione affinché si attivino fin d’ora per programmare gli accorgimenti necessari ad attrezzare gli ambienti di lavoro adeguandoli all’esigenza di tutela della salute degli addetti, fornitori e clientela nonché per elaborare nuove modalità organizzative del lavoro stesso.

A titolo esemplificativo facciamo presente che le regole da osservare per i negozi saranno rigide e presumibilmente le stesse applicate attualmente per i supermercati, le farmacie e gli altri esercizi commerciali ora in attività:

  • entrate scaglionate dei clienti con numeri che variano a seconda delle metrature dei locali e distanza di almeno un metro tra le persone all’interno;
  • segnaletiche a terra e cartelli;
  • utilizzo di dispositivi di protezione per i commessi (mascherine, guanti);
  • accorgimenti per l’ingresso dei fornitori, ecc.

Acconciatori ed estetisti dovranno rivedere la collocazione delle postazioni di lavoro, le modalità operative nonché le procedure di prenotazione delle prestazioni.

Ambulatori e poliambulatori medici dovranno rivedere gli ambienti per l’attesa dei pazienti, le procedure di prenotazione, gli ambienti di lavoro.

Per bar e ristoranti questo periodo di chiusura forzata potrà essere utilizzato per riorganizzare e sistemare i locali. La riorganizzazione degli stessi sarà netta.

Nelle sale si dovrà poter contare su distanze più ampie: distanza tra i tavoli per garantire passaggio di camerieri che, tra l’altro, dovranno indossare guanti e mascherine;

  • distanze tra i commensali con conseguente necessità di tavoli più ampi;
  • accesso contingentato al bancone, divieto di assembramento dei clienti all’esterno dei locali, segnaletica a terra e cartelli vari, ecc.

Sarà l’occasione per riorganizzare il servizio puntando magari anche sullo sviluppo del delivery.

La presente nota ha quindi la sola finalità di allertare gli esercenti affinché non si facciano trovare impreparati ad affrontare la fase di riapertura delle attività.

Da parte nostra assicuriamo la massima collaborazione nel risolvere dubbi, perplessità e nel trovare soluzioni condivise.

Si invitano le associazioni di categoria e gli ordini professionali a voler diffondere la presente nota ad associati e iscritti.

Sicuri della fattiva collaborazione di tutti, si porgono cordiali saluti.

IL SINDACO

On. Alberto Gusmeroli