Strano ma vero, l’anno nuovo di solito viene accolto a tavola, con pianti particolari e altrettanto speciali bevande, accompagnate da rituali di buon augurio.

Il 31 dicembre, sulle tavole argentine, non può mancare l’asado, carne di manzo cucinata alla brace con una salsa detta chimichurri, composta da spezie fresche miste a olio, aceto e limone.

Un’altra tradizione particolare è quella di passare la carta nel trita documenti, riducendola in piccoli pezzi, che poi vengono buttati dalla finestra, come buon augurio per l’inizio del nuovo anno.

Contrariamente ad altri paesi, la Francia non presenta particolari tradizioni per l’inizio del nuovo anno. Dal punto di vista culinario, le cene presentano i piatti tipici dell’alta cucina francese, fois gras e frutti di mare annaffiati da champagne.

Da sempre i tedeschi brindano al nuovo anno bevendo la Feuerzangenbowie, una bevanda a base di vino rosso, cannella, bucce d’arancia, rum e chiodi di garofano, mentre come spuntino vengono serviti uvetta, noci e fichi, con l’aggiunta nelle regioni più a Nord dell’arringa affumicata.

Un’altra usanza germanica è quella di sciogliere il piombo in un cucchiaino, versarlo poi in una tazza di acqua fredda e osservando la forma solidificata fare previsioni per il nuovo anno.

Altre tradizioni sono lo scambio di piccoli portafortuna di cioccolato a forma di piccoli maiali, ferro di cavallo, trifoglio e anche di spazzacamino che simboleggia la pulizia e la prosperità del nuovo anno, mentre dopo la cena, viene lasciato un piatto con gli avanzi, in segno dell’abbondanza per il nuovo anno.

Il 31 dicembre in Grecia si festeggia san Basilio, che porta i regali ai bambini che si sono comportati bene nel corso dell’anno precedente.

L’unica tradizione culinaria è legata alla vassilopitta o torta di san Basilio, un pane dolce che al suo interno contiene una monetina, colui che la troverà nella sua fetta avrà un anno fortunato. Inoltre si dice che chi per primo varcherà la soglia di casa la mattina del primo giorno dell’anno, dovrà scagliare una melagrana, come buon augurio.

Durante il tradizionale veglione di Capodanno, gli inglesi mangiano il tacchino ripieno di castagne e il pudding di Natale, dolce al cucchiaio composto da uva passa nera, uva sultanina, prugne secchie, buccia d’arancia candita, buccia di limone candita, mandorle, cannella, pepe giamaicano, noce moscata e zenzero in polvere, al cui interno si può trovare una moneta d’argento, simbolo di fortuna e prosperità.

Il piatto più importante per il 31 dicembre in Messico è il tacchino al forno con un ripieno di carne, noci e frutta legati con una purea di patate americane.

Moltissime sono le tradizioni legate allo scoccare della mezzanotte, tra le quali ricordiamo il rompere una “pinata”, mettere una moneta alla luce della luna e uscire da casa con le valigie in mano, per poter viaggiare tutto l’anno.

Da sempre i russi festeggiano due capodanni, il primo il 31 dicembre, secondo il calendario Gregoriano e il secondo il 13 gennaio, seguendo quello Giuliano.

Durante il cenone si servono insalate e il tacchino o l’oca con patate e mele, mentre se si propone un menù a base di pesce viene cucinata l’aringa con cipolle e crostini con caviale e burro, il tutto bevendo champagne e vodka.

Allo scoccare della mezzanotte viene lasciata aperta la porta d’ingresso, per far entrare il nuovo anno.

Anche la Spagna, come altri paesi europei, non ha una tradizione particolare culinaria legata all’arrivo del nuovo anno. Durante il cenone vengono serviti caviale e crostacei, mentre allo scoccare della mezzanotte si mangiano dodici chicchi d’uva per un anno felice e fortunato.