Lo raccomanda il presidente regionale Oscar Bianchi alla luce del raffronto tra i dati relativi alla raccolta di marzo 2020 e i dati dello stesso periodo del 2019, che evidenziano un lieve calo della donazione.

Alla luce dell’emergenza sanitaria in corso è necessario donare con consapevolezza e programmazione. LEGGI TUTTO

E’ indispensabile mantenere la raccolta il più possibile programmata senza aumentare il livello delle scorte attuali che comporterebbe il rischio di scadenza delle unità. 

Queste le raccomandazioni di Avis Regionale Lombardia ai donatori e ai cittadini che intendono contribuire alla rete solidale di donazioni.

Una raccomandazione che arriva alla luce dei dati messi a disposizione dal DMTE, Dipartimento Transfusionale e di Ematologia, che ha paragonato il numero di unità di sangue raccolte nel periodo compreso dal 9 al 15 marzo di quest’anno, 8.083 unità, con quelle dell’anno precedente, 9.919 unità. 

Un calo, di 1836 unità, che emerge anche dalla valutazione su un periodo più esteso: i dati del mese di febbraio 2020 registrano 35.825 unità contro le 37.361 unità del 2019, con uno  scostamento sul numero di raccolta di sangue in favore dell’anno precedente di circa il 5%.

Oscar Bianchi, Presidente Avis della Regione Lombardia sottolinea:

“Lo scostamento c’e’, anche se  minimo. Questo grazie ai donatori che nonostante l’emergenza Coronavirus non hanno mai smesso di donare.

Ora però, a fronte a questo calo,  la raccolta deve continuare secondo le modalità programmate, quindi dietro prenotazione e seguendo le normali procedure per non rischiare un calo più importante.

Diciamo grazie alle numerose persone che hanno risposto al nostro appello, ma dobbiamo continuare a donare in maniera regolare e periodica per poter fra fronte al continuo bisogno di sangue e emoderivati”.

Per donare è sufficiente contattare la Struttura Transfusionale o l’Associazione di riferimento consultando la mappa sul sito di avis regionale https://www.avislombardia.it/ prenotare e presentarsi nelle sedi di raccolta.