Uno sguardo al lato lombardo del Lago Maggiore, la rocca che ne domina l’ingresso, la storia che ci viene incontro.

Una città e un territorio che possono vantare un passato che affonda le radici nel Paleolitico Superiore, reperti trovati nella cosiddetta Tana del Lupo (Antro di Mitra), una grotta situata alle pendici meridionali della Rocca.

Abitata stabilmente a partire dai Celti che ne fecero un florido centro di scambio con le Alpi, scalo portuale tra la via fluvio-lacuale che unisce Verbano, Ticino, Po e Adriatico, e via carrabile verso Milano, funzione che proseguì anche in epoca romana, con la necropoli ritrovata nell”800, nei pressi dell’attuale cimitero.

Nell’alto Medioevo era nota come Statio o Stazzona e il nome Angleria non comparve prima del XII secolo, quando furono avviate le prime fortificazioni nel luogo in cui oggi sorge la Rocca.

Dal tredicesimo secolo, attraversò e spesso condivise la sua storia con i Visconti, gli Sforza e i Borromeo. passando anche sotto il dominio spagnolo.

L’Ala Scaligera, è il corpo più antico della proprietà della casata Borromeo, deriva il suo nome dai motivi araldici della consorte di Bernabò, Regina della Scala, rombi e stemmi, unica testimonianza rimasta del grande intervento che fu imposto e progettato da Bernabò Visconti.

E’ possibile ammirare la Sala della Giustizia, con gli affreschi che risalgono agli anni dopo la battaglia di Desio del 1277, ideati dall’ignoto Maestro di Angera, vedono un legame tra l’astrologia e le vicende umane.

Al pianterreno si trova il particolare Museo della Bambola e del Giocattolo, il più grande d’Europa, tra migliaia di bambole, pupazzi, giocattoli, automi, case in miniatura di ogni epoca e di molti paesi e persino antichi carillon.

Nella balconata della Rocca sul lago è posizionato il Giardino Medievale, che ospita piante conosciute in quegli anni ed erano utilizzate per i più svariati usi. Dal torrione più alto è possibile godere di una vista spettacolare sul Lago Maggiore.

Angera però non è solo la Rocca, è un vero e proprio museo diffuso con oltre quaranta monumenti storici, artistici e paesaggistici. Come la chiesa di Santa Maria Assunta, sorta sulla necropoli paleocristiana.

Citata sin dal medioevo, è in pietra locale e contiene diverse opere tra cui un affresco della Vergine, probabilmente del Morazzone. Sul chilometrico e ombreggiato lungolago si trova il Santuario della Madonna della Riva, celebre per un episodio miracoloso avvenuto il 27 giugno 1657, quando un’effigie della Vergine avrebbe grondato sangue.

Senza dimenticare il Museo Archeologico, situato nel centro del paese, in una bella palazzina quattrocentesca, dove è visibile gran parte del materiale e degli oggetti ritrovati duranti gli scavi.

Ma Angera sta diventando anche una pinacoteca a cielo aperto, grazie all’opera dell’artista varesino Andrea Ravo Mattoni, che già a partire dal 2016, ha abbellito la città con un murales “Fanciullo con canestra di frutta”, ispirato al quadro di Caravaggio e durante il 2019 ne ha aggiunti altri sei.

INFORMAZIONI UTILI

Comune: comune.angera.va.it

Ufficio Turistico: angera.it/it/homepage