Oltre alla bellezza delle vedute sul Lago Maggiore e alla serenità che Ghiffa offre, un particolarità la rende unica e meritevole di una visita un po’ diversa. E’ il museo dell’arte del Cappello.

Il Museo si trova proprio lungo la strada statale 34 del Lago Maggiore, che in questo tratto prende il nome di Corso Belvedere.

Si tratta di un edificio in pietra squadrato dalla forma rettangolare, affacciato sul lago, sulla via che porta verso il confine con la Svizzera.

E’ collocato in una serie di ambienti, dell’antico nucleo di fabbricati che formavano il notissimo “Cappellificio Panizza”, produttore per un secolo, dal 1881 al 1981, di pregiati cappelli di feltro fine da uomo, per il mercato italiano ed estero

Negli anni Cinquanta del secolo scorso, vi lavoravano ben 330 persone, per una produzione di 240.000 cappelli annui, vale a dire poco meno di 1.000 giornalieri.

Il percorso museale fu allestito nel 1994 da un gruppo di ex-cappellai della Panizza, coordinati da Franco Mondolfo, oltre che da una generosa donazione di macchinari e materiali della fabbrica da parte dell’ultimo proprietario, Antonio Gamba, e dei suoi eredi.

L’esposizione racconta, tra macchinari originali dell’azienda e foto d’epoca, il processo produttivo che porta dal pelo di coniglio al feltro e da questo al cappello, che ancora oggi appare misterioso e affascinante ed è in grado di sorprendere il visitatore.

Negli ambienti del museo si apprende come dal pelo di cinque conigli fosse ricavato un cappello, si esplorano i segreti dei cappellai e della loro arte, da quando il mestiere era completamente manuale, fino alla sua meccanizzazione, oltre alle varie fasi di lavorazione, dalla feltrazione all’imbastitura di un grande cono di feltro, alle successive riduzioni di dimensione, alla modellatura, stiratura e guarnizione.

La visita permette di vedere diverse fogge di cappelli in uso nel corso dei secoli ed esposte in una grande vetrina centrale, oltre ad un ricco archivio storico costituito da foto d’epoca e documenti, cui si è aggiunto l’eccezionale ritrovamento del primo filmato pubblicitario a colori della Panizza degli anni Cinquanta.

Il Museo propone una serie di filmati originali sulla feltrazione e la lavorazione del cappello e dispone di un book shop specialistico con pubblicazioni sul tema, Cd e DVD.

A maggio 2007 è stata inaugurata una sezione dedicata ai cappelli etnici, con copricapi provenienti da tutto il mondo e donati al Museo dalla famiglia di Vittorio Fesce, che li collezionò.

Dal dicembre 2011, grazie alla famiglia di Eloisa Signorelli, appassionata collezionista, il Museo si è arricchito di una splendida raccolta di bambole, che spaziano da quelle etniche fino a quelle contemporanee Barbie e Gene Marshall, creata tra gli anni 1990 e 2000.

Orari di apertura: dal 1° aprile al 31 ottobre sabato e domenica dalle ore 15.30 alle ore 18.30. Nei mesi di luglio e agosto anche martedì e giovedì dalle ore 15.30 alle ore 18.30.

INFORMAZIONI UTILI

Comune https://www.comune.ghiffa.vb.it/it-it/home