Risalendo il Lago Maggiore, subito dopo Arona, s’incontra Meina, località di villeggiatura. Il suo Lido con annesso centro sportivo è stato un forte polo d’attrazione, animando anche le serate estive con la discoteca a picco sul lago, oggi continua a intrattenere con piscina e altri servizi.

Come tutto il territorio del Verbano era abitato già nell’età dai Celti, come da diversi reperti ritrovati. Conserva anche evidenti tracce del suo passato medievale sotto il periodo dei Visconti e dei Borromeo.

Nell’800 divenne anche laborioso centro industriale, con diverse fabbriche che trovarono il posto ideale potendo sfruttare le forza motrice data dalle acque del torrente Tiasca.  Conta anche su due frazioni Ghevio e Silvera, situate sulle colline del Vergante, che offrono una splendida vista sul lago.

Si caratterizza per le sue numerose splendide ville ottocentesche con relativi parchi lussureggianti, molte proprio affacciate sul lago che ne definiscono il paesaggio Villa Eden, Faraggiana, Bonomi, Faraone, Pasta “La Favorita”, Palazzo Bedone, e per i suoi edifici d’epoca molti con rimandi liberty e per il suo caratteristico borgo.

Villa Faraggiana, con la sua facciata neoclassica, è considerata uno degli edifici più maestosi del Verbano. Si trova in una splendida posizione panoramica lungo il Sempione.

Elegante con pianta rettangolare a due piani, riconoscibile dal suo stile essenziale, che rendono il complesso maestoso con il suo taglio squadrato netto. Uno dei tratti distintivi è la cancellata che corre sulla strada del Sempione, con il grande ingresso, caratterizzato da due colonne ai lati, sormontate da dei leoni in pietra accovacciati.

La villa, immersa in un parco di oltre 70 ettari, venne fatta costruire nel 1852 dal senatore Raffaello Faraggiana, su progetto dell’ingegner Busser. Il senatore era un mecenate, appassionato di cose rare e antiche, nel tempo raccolse autentici tesori d’arte, tramandando la passione ai famigliari.

Ha una superficie interna di circa 3000 metri quadrati, dove si possono ammirare il salone di rappresentanza con il “Trionfo delle arti”, affresco attribuito a Mosè Turri, e la “stanza delle quattro stagioni”, così chiamata perché negli angoli del soffitto, entro finte cornici dorate, si riconoscono quattro ritratti di Caterina Ferrandi in altrettanti periodi della sua vita.

Altra sala che merita una visita è un locale in parquet, la cui volta è dipinta con un blu intenso con decorazioni a losanghe in oro zecchino. Attualmente la villa viene aperta al pubblico in occasione delle giornate del Fai.

Nello splendido Chalet in legno di Villa Faraggiana, si trova il Museo Meina, frutto di un lungo lavoro di recupero, anche delle storiche serre che ha riportato in vita una parte della villa che era abbandonata. Uno spazio unico nel territorio dove la natura si unisce alla multimedialità con percorsi e intrattenimenti pensati per le famiglie.

Tra le altre ville di Meina, merita menzione anche “La Verbanella”, meglio conosciuta come villa Mondadori, un complesso immerso nel verde, che si affaccia sul lago. Fu acquistata dalla famiglia Mondadori negli anni ’20 e ha ospitato diversi nomi illustri tra cui Walt Disney, George Simenon, Thomas Mann, Dino Buzzati, Piero Chiara, Ernest Hemingway, Eugenio Montale e Giuseppe Ungaretti.

Lasciando una traccia del loro passaggio: durante il loro soggiorno firmavano il muro sopra al camino e gli autografi sono ancora oggi visibili. Da circa due anni la villa è di proprietà di Donatella Versace.

Meina compare in diversi film, il primo è “Gli uomini che mascalzoni” con Vittorio De Sica, per la regia di Mario Camerini del 1932. Luciano Serra pilota, film del 1938 diretto da Goffredo Alessandrini con la star del tempo Amedeo Nazzari, che vide tra gli sceneggiatori Roberto Rossellini. Hotel Meina girato nel 2007 dal regista Carlo Lizzan, sulla strage di sedici ebrei reclusi nell’albergo di Meina.

Per informazioni: https://www.comune.meina.no.it/it-it/home