Vent’anni fa moriva Carl Barks, simbolo della Disney di carta, con personaggi come Archimede, Gastone, Zio Paperone e tanti altri, che vivono in una città chiamata Paperopoli…

Carl Barks nacque il 27 marzo 1901 in una fattoria nei pressi di Merrill, Oregon, al confine con la California ed ebbe un’infanzia solitaria, dovuta alla posizione isolata della sua casa e alla sordità parziale che lo afflisse.

La tendenza a isolarsi lo portò da subito a interessarsi al disegno, chiudendosi per ore nella sua stanzetta e dando vita ai suoi primi lavori.

Nel dicembre 1918, la famiglia Barks, dopo un incidente che distrusse la loro abitazione, partì per la California, dove Barks lavorò come cowboy, maniscalco e fabbro ma non abbandonò il disegno, sua autentica aspirazione.

Le sue prime prove furono pubblicate negli anni Venti da una rivista canadese, la Calgary Eye-Opener.

Nel 1935 fu assunto da Walt Disney, che aveva creato da un anno il personaggio di Donald Duck, oggi noto come Paperino.

Lavorando alla Disney, Barks in pochi anni sarebbe diventato noto proprio come l’uomo dei paperi, dando a Paperino un nuovo aspetto e una personalità buffonesca e irascibile, simbolo dell’americano medio.

Ma Barks donò al papero anche uno spirito avventuroso e indomito, che lo portò a viaggiare e a esplorare il mondo, affrontando mille avventure, collocate in diverse epoche della storia e della mitologia, arricchendone le possibilità narrative.

Nel 1947 Barks creò Zio Paperone, il ricchissimo zio di Paperino, capace di sfruttarlo in mille maniere diverse e, in seguito al successo che le storie disneyane ottenevano, e all’apprezzamento che i nuovi personaggi generavano nel pubblico, con il tempo la famiglia dei paperi si allargò.

I lettori conobbero così personaggi entrati per sempre nell’immaginario collettivo come Qui, Quo e Qua o il fortunato cugino Gastone Paperone; oppure l’inventore Archimede Pitagorico o Amelia la fattucchiera che vive sul Vesuvio e ha come unico scopo il furto della moneta portafortuna che Zio Paperone custodisce.

Nel 1973 Barks decise di lasciare l’attività di disegnatore e sceneggiatore professionista e di dedicarsi alla pittura a olio, sempre piena dei suoi paperi, per innalzarli nella considerazione del pubblico e donargli una versione nobile.

Carl Barks morì il 25 agosto 2000 per leucemia nella sua casa a Grants Pass, nell’Oregon, a 99 anni, lascando un mondo ricco di sogni e paperi.