La Festa di Ognissanti o di Tutti i Santi, che si festeggia il 1 novembre, ha origini che risalgono alla cultura delle popolazioni celtiche, un mondo che viveva tra la nascita e il rigoglio della natura e il momento in cui la natura entrava in letargo passando un periodo di quiescenza.

I giorni d’inizio di questi due periodi erano festeggiati durante il mese di maggio e a metà autunno ed erano chiamati rispettivamente Beltane e Samhain.

Nello stesso periodo storico, presso i romani si festeggiava la festa in onore di Pomona, dove si salutava la fine del periodo agricolo.

Quando Cesare conquistò la Gallia, le due feste s’integrarono, cosi i giorni per il festeggiamento cadevano in un periodo che si collocava tra la fine del mese di ottobre e i primi giorni di novembre. Solo in seguito i festeggiamenti caddero nella notte del 31 ottobre e il primo novembre, quella delle calende d’inverno, considerata il momento di contatto tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

Con l’affermarsi del cristianesimo, questa festa, prettamente agricola e pagana, vide l’arrivo di un nuovo sentimento spirituale e religioso per commemorare il mondo dell’aldilà o il mondo della morte il cui significato era connesso al Samhain dei Celti.

Nel VII secolo, sotto Papa Bonifacio IV, si decise di cambiare la festa pagana in festa cristiana dandone così un significato religioso.

Per togliere ogni residuo di paganesimo, l’idea originale era quella abolire la festa pagana ma, per non offendere il popolo ancorato alle antiche tradizioni, si decise di trasformarla nella festa di Tutti i Santi, che allora cadeva il 13 maggio.

Nell’835, Papa Gregorio IV fece coincidere la data della festa cristiana di Ognissanti o di Tutti i Santi con quella pagana, che avveniva il 1 novembre, in coincidenza del giorno successivo alla notte delle calende d’inverno.

Ma anche questo non bastò, così la Chiesa introdusse nel X secolo la festa dedicata ai morti, che cade il 2 novembre.

Durante i festeggiamenti del 2 novembre, sono ricordate le anime degli estinti, mentre i loro cari si mascheravano da angeli e diavoli e accendevano grandi fuochi.

Nel 1475 la festività di Ognissanti fu resa obbligatoria nella Chiesa da Sisto IV.

Il culto pagano, però è sopravvissuto fino ai giorni nostri, infatti la notte di Nos Galan-Gaeaf è rievocata, soprattutto nei paesi di cultura anglosassone, nella notte di Halloween.

L’immagine dell’articolo è l’Assunzione della Vergine, L’Assunzione della Vergine è un dipinto a tempera su tavola (228,6×377,56 cm) di Francesco Botticini, databile al 1475-1476 e conservato nella National Gallery di Londra. Acquistato dalla National Gallery di Londra nel 1882, il dipinto viene datato intorno al 1475 – 1476 in quanto il committente Matteo Palmieri, raffigurato in ginocchio sulla sinistra, morì proprio nel 1475: sulla sinistra sempre inginocchiata vediamo la sua vedova Niccolosa. Quest’opera era infatti la pala d’altare della Cappelle funeraria del Palmieri in San Pier Maggiore a Firenze. Al centro della scena si vedono gli Apostoli intorno al sepolcro vuoto della Vergine, accolta in alto da Cristo e dagli angeli in paradiso.