BAM – Baveno Arte Maggiore per la fine dell’estate proporrà il grande evento  Dal Grand Tour al nuovo millennio.

Partirà martedì 3 settembre alle 21 in Piazza della Chiesa e in caso di maltempo presso il Centro Culturale Nostr@domus, con un incontro con Vittorio Sgarbi a ingresso libero.

Domenica 8 settembre alle 18:30 presso il Lido Beach Club Baveno si terrà Aperitivo in Arte, con le opere di Roberto Zuliani e martedì 10 alle 11 nel Palazzo Municipale una conferenza stampa dell’associazione Arte Maggiore.

Dal 3 al 10 settembre presso la Galleria d’Arte Hotel Splendid verrà allestita la mostra Sogni metafisici, con opere di Franco Giletta e Claudio Rolfi.

La moda del viaggio in Europa si sviluppò nel secondo Settecento, al punto che un Grand Tour nel nostro paese era considerato essenziale per la formazione umana e culturale di un nobile europeo.

Statisticamente la nazione che diede il maggior numero di viaggiatori al Grand Tour fu la Gran Bretagna, che, vittoriosa nelle guerre del XVIII secolo, divenne la potenza egemone del continente.

Le grandi ricchezze che arrivavano in Gran Bretagna dal commercio e dallo sfruttamento dell‘Impero permisero ai figli di nobili e borghesi di compiere lunghi viaggi in Italia, in Grecia e in Egitto, dove erano acquistate, anche a prezzi molto elevati, antichità vere o contraffatte, souvenir tra cui ventagli, soprammobili, tabacchiere, riproduzioni in scala di monumenti o veri capolavori per opera di abilissimi artigiani.

Per i turisti particolarmente abbienti era una moda farsi ritrarre da qualche celebre pittore dell’epoca, sullo sfondo di rovine romane.

Numerosi erano anche i turisti francesi, tedeschi, scandinavi, polacchi, russi e le loro mete erano Venezia, Firenze, Roma e Napoli, ma a volte andavano fino in Sicilia, alla ricerca delle radici della civiltà e della Magna Grecia.

Venezia era molto apprezzata non solo per la laguna, ma anche per il carnevale, famoso in tutta Europa, dove tanti visitatori, amanti della trasgressione, vi giungevano protetti dalla maschera, mentre Firenze era la meta di appassionati di pittura e scultura e Napoli attirava per il sole e il mare, oltre che per gli scavi di Ercolano e Pompei.

Ma il centro del Grand Tour rimase Roma, il simbolo dell’antichità, per i monumenti, le grandi collezioni di sculture classiche del Museo Capitolino e del Museo Pio Clementino, le imponenti opere rinascimentali e barocche, le chiese, i dipinti di Raffaello e Michelangelo e le fastose cerimonie della Corte Pontificia.

Il Grand Tour ebbe un ruolo fondamentale nella vita di Stendhal (1783-1842), giunto in Italia come funzionario dell’amministrazione napoleonica.

Dopo la caduta dell’imperatore, lo scrittore soggiornò a Milano per sette anni, poi fu console a Civitavecchia e quella lunga permanenza gli ispirò grandi opere come La Certosa di Parma e Cronache italiane, nonché i resoconti di viaggio su Roma, Napoli, Firenze e su molti luoghi milanesi, come la Brianza.

La moda del Grand Tour fu bruscamente interrotta dagli anni della Rivoluzione francese e di Napoleone e quando viaggi e turismo ripresero, il mondo attorno a loro era profondamente mutato, portando all’attuale industria del turismo.

Maggiori info si possono avere telefonando al numero 0323 924632, scrivendo a info@bavenoturismo.it e sul sito www.bavenoturismo.it