sanguineti

Uno spirito libero nella poesia del secondo Novecento…

Edoardo Sanguineti nacque a Genova il 9 dicembre 1930, il padre Giovanni, impiegato di banca, e la madre, Giuseppina Cocchi, si trasferirono a Torino quando il figlio aveva quattro anni.

A Torino Edoardo conobbe lo zio Luigi Cocchi, musicista e musicologo, che aveva conosciuto Gobetti e Gramsci e collaborò alla rivista L’Ordine Nuovo.

Inoltre il poeta passava le vacanze estive a Bordighera, in provincia di Imperia, dove frequentò il cugino Angelo Cervetto, che gli trasmise la passione per il jazz.

Nel 1946 iniziò gli studi al Liceo D’Azeglio, dove l’insegnante d’italiano era Luigi Vigliani, cui dedicò un saggio su Guido Gozzano e fu il primo cui fece leggere le sue prime poesie, in seguito diventate parte di Laborintus, oltre a essere amico del pittore Enrico Baj, che creò il manifesto del Nuclearismo.

Edoardo nel 1953 conobbe Luciana, che divenne sua moglie nel 1954, e Luciano Anceschi che lesse Laborintus e decise di pubblicarlo nel 1956.

Nel 1963 il poeta fondò a Palermo il Gruppo 63, movimento critico letterario, frutto dei legami e dei contatti culturali maturati nei precedenti anni, e nel 1965 ricevette la cattedra di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso la facoltà di lettere dell’università di Torino.

Sciolto il Gruppo 63 nel 1968, Sanguineti si candidò alle elezioni per la Camera dei deputati nelle liste del Pci, poi si trasferì a Salerno con la famiglia, dove tenne i corsi di Letteratura italiana generale e Letteratura italiana contemporanea, oltre ad avviare una collaborazione con Paese Sera.

Il poeta poi ottenne una cattedra di Letteratura italiana presso l’Università di Genova, oltre a iniziare a collaborare con Il Giorno.

Nel 1976 collaborò con l’Unità e fu eletto consigliere comunale (1976-1981) a Genova e deputato della Camera (1979-1983) come indipendente nelle liste del Pci.

Viaggiò tra Europa, Unione Sovietica, Georgia, Uzbekistan, Tunisia, Cina, Stati Uniti, Canada, Messico, Colombia, Argentina, Perù, Giappone e India.

Nel 1996 il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro lo nominò Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di gran merito della Repubblica Italiana.

Sanguineti nella sua lunga carriera ricevette numerosi premi, tra cui la Corona d’oro di Struga e il Premio Librex Montale (2006) fu un membro fondatore dell’Accadémie Européenne de poésie del Lussemburgo, membro consulente del Poetry International di Rotterdam e il faraone poetico dell’Istituto Patafisico di Milano.

Edoardo Sanguineti morì a Genova il 18 maggio 2010.