EDUARDO DE FILIPPO OK PER WEB FOTO

Centoventi anni fa a Napoli nacque l’uomo che portò il teatro dialettale sui palcoscenici di tutto il mondo…

Eduardo De Filippo nacque a Napoli il 24 maggio 1900 da Eduardo Scarpetta, grande autore del teatro napoletano, e da Luisa De Filippo.

Si avvicinò prestissimo al teatro e alla compagnia di Vincenzo Scarpetta e, a venti anni, grazie alla sua bravura, si fece assegnare il ruolo del brillante, l’attore che interpretava i protagonisti drammatici, che seguiva a quello comico, che in quegli anni si era ridefinito con una maggiore signorilità, oltre lo stereotipo della commedia dell’Ottocento.

In quel periodo Eduardo aveva già la possibilità di esibirsi, da solo o in coppia con altri attori, nelle serate d’onore, considerate l’appannaggio esclusivo dei grandi attori.

Quando Eduardo fu arruolato come bersagliere nel Reggimento Trastevere, a Roma, il comandante lo incaricò di organizzare delle recite con i soldati, che ebbero un gran successo tra i superiori, tanto da permettere a Eduardo di alloggiare in un ripostiglio, trasformato in camera da letto, dove poteva dedicarsi alla stesura di atti unici per il repertorio dei bersaglieri-attori.

Dal 1921 il drammaturgo tornò a tempo pieno con la Compagnia Scarpetta, dove restò fino al 1927, mentre viveva nella casa di Roma che era stata del padre.

Per Vincenzino Scarpetta Eduardo scrisse i primi lavori, come Farmacia di turno del 1921, Uomo e galantuomo e Ditegli sempre di sì.

Da attore esperto, Eduardo nel 1922 mise in scena, per la prima volta come regista, l’idillio musicale Surriento gentile di Enzo Lucio Murolo.

Nel 1926, dopo un’esperienza fallita in un’importante compagnia del Nord, Eduardo tornò da Vincenzo Scarpetta, che nel frattempo aveva scritturato anche suo fratello Peppino.

L´amico Michele Galdieri fece leggere al drammaturgo il copione di una rivista che era stata già rifiutata da tutti gli impresari di Napoli per i riferimenti all’attualità conditi con delle parodie della vita sociale di Napoli.

Eduardo la lesse e si convinse della validità della rivista, poi riuscì a convincere anche Titina e Peppino a lavorare a La rivista…che non piacerà, che portò alla nascita della Compagnia Galdieri-De filippo.

Nel 1928 fece il suo debutto la De Filippo – Comica Compagnia Napoletana d’Arte Moderna, diretta da Eduardo De Filippo che prometteva prosa, musica e sketch, mentre il 1930 vide il debutto di uno degli atti unici più divertenti del teatro di Eduardo, Sik-Sik l’artefice magico, storia di un illusionista da strapazzo, che nel giro di poco tempo conquistò tutta Napoli.

In Natale in casa Cupiello, farsa familiare in tre atti del 1931, la storia è quella di un pranzo natalizio turbato dal dramma della gelosia.

La spontaneità del teatro di De Filippo è legata a una rappresentazione del mondo dove l’uso del dialetto colora ambienti con una dolorosa miseria e problemi di sopravvivenza precaria.

Tra i titoli più importanti della sua carriera ci sono Napoli milionaria (1945); Filumena marturano e Questi fantasmi (1946); Le voci di dentro (1948); Mia famiglia e Bene mio e core mio (1955); De Pretore Vincenzo (157); Sabato domenica lunedi (1959) ; Il sindaco del rione Sanità (1960); Il figlio di Pucinella (1962); L’arte della commedia (1965); Il contratto (1967); Il monumento (1970) e Gli esami non finiscono mai (1973).

Eduardo De Filippo, nominato senatore a vita, morì a Roma il 31 ottobre 1984 nella clinica romana Villa Stuart, dopo aver elevato il teatro napoletano a un livello internazionale.