Poeta tra i più grandi del Novecento, Ezra Pound ebbe una vita complessa, in gran parte vissuta tra le calli di Venezia…

Nato il 30 ottobre 1885 a Hailey, nello stato dell’Idaho, nel 1898 Pound fece un viaggio in Europa con la famiglia, tornando entusiasta per le meraviglie della penisola italiana.

Iscrittosi all’Università della Pennsylvania, studiò le lingue romanze e scoprì i poeti provenzali, cui in seguito dedicò numerosi studi e traduzioni.

Nel 1906 ottenne una borsa di studio che gli permise di viaggiare in Europa dove, oltre a rivedere l’amata Italia, visitò anche la Spagna.

Tornato in America lavorò come docente di letteratura spagnola e francese in un’Università dell’Indiana, ma quattro mesi dopo fu invitato a dare la dimissioni perché il suo stile di vita era ritenuto troppo fuori dalle regole.

Nel 1908 s’imbarcò per l’Europa con pochi dollari in tasca, una decisione dettata da una precisa scelta di vita, poiché sosteneva che per viaggiare dovesse stare tutto in solo due valigie.

Una volta giunto in Europa visitò Londra, Parigi e Venezia, oltre  a pubblicare i suoi primi libri di poesia e ad aiutare artisti di tutti i settori, compresi molti musicisti.

Round nel 1913 ricevette dalla vedova del grande filologo Ernest Fenellosa i manoscritti del marito, che furono uno stimolo per il suo approccio al cinese che lo porterò alla trasposizione di numerose liriche di quel paese lontano.

Nel 1914 divenne segretario del poeta irlandese Yeats, gigante del Novecento e caro amico di James Joyce, e incoraggiò la pubblicazione delle prime poesie di Eliot, mentre si concentrava sull’elaborazione di quelli che diventeranno i Cantos.

Pound nel 1925 si trasferì da Parigi a Rapallo dove visse fino al 1945 dedicando le sue energie alla stesura dei Cantos e alle traduzioni di Confucio, oltre a intensificare gli studi economici e la sua polemica contro le manovre economiche internazionali.

Nel 1941 tenne numerosi discorsi alla radio, riprendendo spesso il tema delle conferenze svolte alla Bocconi di Milano, in cui insisteva sulla natura economica delle guerre.

Il 3 maggio 1945 due partigiani lo condussero al comando alleato e da lì, dopo due settimane di interrogatori, fu trasferito a Pisa nelle mani della polizia militare, dove per tre settimane fu rinchiuso in una gabbia di ferro, esposto al sole di giorno e ai riflettori di notte.

Trasferito in una tenda per le sue condizioni di salute, Pound finì di comporre i Canti Pisani, poi, deportato a Washington, venne dichiarato traditore, rischiando di essere condannato a morte.

Al processo fu dichiarato infermo di mente e rinchiuso per dodici anni nel manicomio criminale di Saint Elizabeth, mentre si moltiplicavano le petizioni da parte di scrittori e artisti da tutte le parti del mondo supportate dalle proteste contro la sua detenzione.

Nel 1958 il poeta venne liberato e da allora visse a Merano, mentre in tutto il mondo si moltiplicavano le edizioni dei suoi Cantos. Fu invitato a numerose attività artistiche e letterarie, mostre, convegni a livello internazionale, sempre accolto con tutti gli onori.

Il 1 novembre 1972 Ezra Pound morì nella sua Venezia, dove ancora oggi è ricordato con affetto dai cittadini.