Domenica 15 settembre dalle 15.00 a Angera, sulla riva lombarda del Lago Maggiore, tornerà la tradizionale Festa dell’Uva, con la sfilata dei carri vendemmiali e allegorici presso il lungolago. 

La fiera settembrina, dedicata al settore agricolo e alla vendemmia, è riproposta per congiungere il territorio al proprio passato che ha caratterizzato lo sviluppo agricolo, culturale ed enogastronomico angerese e lombardo.

Nel 1497 Ludovico il Moro concesse ad Angera il titolo di città e le diede la facoltà di tenere due fiere annuali e diritto di mercato.

Ogni anno sul lungolago sfilano 12 carri vendemmiali e allegorici costruiti e animati da gruppi di cittadini del territorio angerese, per una grande festa e un’importante memoria della storia locale.

Ad Angera, sulla sponda orientale del Lago Maggiore, i vini locali finivano sulle tavole della nobiltà lombarda e piemontese fin dal Cinquecento e, dopo un periodo di appannamento all’inizio del secolo scorso, si è ripresa grazie alla produzione di un vino, il Ronchi Varesini Igp, bianco, rosso e rosato, che ha conquistato il mercato dei territori circostanti.

Il nome di questo vino deriva dal termine ronchi, che indicava la caratteristica coltivazione a terrazzamenti diffusa nella provincia di Varese sin dai tempi di Carlo Borromeo.

La produzione di questo vino è limitata e ed è legata ai ristoratori locali, che stanno cercando di incoraggiare la valorizzazione dei prodotti enogastronomici del territorio, rappresentato dai vini Ronchi Varesini.

A formare il vino Ronchi Varesini, che ha una gradazione alcolica di 11°, concorrono, da soli o congiuntamente secondo le percentuali dettate dal disciplinare, per il bianco i vitigni a bacca bianca non aromatici come Riesling italico, Friulano, Trebbiano, Chardonnay, Pinot Grigio e altre tipologie presenti sul territorio regionale e per il rosso e il rosato si usano quelli a bacca nera Nebbiolo, Barbera, Merlot e Croatina con una percentuale minore di uve scelte tra Pinot Nero, Bonarda, Vespolina, uva Rara e Freisa.

Il Ronchi Varesini bianco e bianco frizzante ha un colore giallo paglierino, odore intenso e fruttato, sapore secco e sapido, il rosso ha il colore del rubino, con un odore complesso, fruttato, un sapore armonico, mentre il rosato ha un odore intenso, ampio, persistente e un sapore caratteristico e secco.

Se i bianchi si adattano perfettamente ai piatti a base di pesce del lago esaltando il luccio, la tinca e l’anguilla in umido, i rossi si combinano con la carne e i primi più elaborati e i rosati sono adatti ai dessert e a deliziosi e profumati aperitivi.

In caso di maltempo la sfilata sarà rimandata a domenica 29 settembre.

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