Si svolgerà sabato 19 e domenica 20 settembre, presso il Parco Pertini di Ovada, l’edizione autunnale di Fiorissima, mostra mercato florovivaistica organizzata dall’associazione culturale Gardening in collina di Giovanna Zerbo.

Una quarantina saranno i florovivaisti, provenienti da tutto il Nord Italia, partecipanti all’evento nel parco, patrocinato dal Comune, per trovare piante rare e particolari: aromatiche, acquatiche, agrumi, rose, erbacee e frutti antichi, esposte in diversi casi come in dei piccoli giardini.

Ma qual è la storia di Ovada, questo borgo dell’Alessandrino, che si trova tra le verdi colline del Monferrato?

E’ nell’atto di fondazione dell’Abazia di San Quintino di Spigno, redatto dai Marchesi Aleramici nel 991, che compare il nome di Ovada per la prima volta poi, passando ai Marchesi Del Bosco, Ovada divenne un’importante tappa lungo la via del sale e parte del territorio di Genova.

Dal 1277 fu un dominio dei Malaspina, ma rimase fedele alla Repubblica di Genova, fedeltà poi premiata con la concessione nel 1327 degli Statuti che riconoscevano a Ovada ampie libertà e accordavano consistenti esenzioni fiscali.

Ovada fu per breve tempo anche un dominio Visconteo, in seguito restituita alla Repubblica di Genova nel 1358 poi sul finire del secolo, dopo una breve occupazione francese, la cittadina entrò nell’orbita del Ducato di Milano, ma fu riconquistata ancora una volta dalla Repubblica Marinara che riconobbe gli antichi privilegi.

Nel 1449 il Re di Francia, proclamato Re di Genova, donò il feudo alla famiglia Trotti che lo mantenne fino al 1528, poi Ovada fece parte dei territori della Superba per tre secoli.

I primi anni del XVIII secolo videro Ovada finire sotto il dominio sabaudo, poi il duca Vittorio Amedeo II inaugurò una politica riformista e lungimirante trasformando lo stato sabaudo in uno stato moderno e permettendo a Ovada di godere di un lungo periodo di prosperità.

La vittoria di Marengo sotto Napoleone, consolidò la presenza francese, mentre nuove idee e scoperte scientifiche si diffusero, come la vaccinazione antivaiolosa, che il medico Francesco Buffa introdusse in Ovada.

Il Congresso di Vienna, che unì la Liguria al Regno Sabaudo, vide il borgo di Ovada entrare a far parte della Provincia di Acqui.

Oggi Ovada, grazie alla costruzione di nuovi quartieri, moderne infrastrutture, iniziative industriali e artigianali, è uno dei centri più noti del Piemonte e del Nord Italia.

Sabato 19 settembre la mostra sarà aperta dalle 10 alle 19,30 e domenica 20 dalle 9 alle 19.

L’accesso al Parco Pertini sarà consentito con mascherine, la manifestazione si svolgerà anche in caso di pioggia.

Il biglietto d’ingresso costerà 3 euro.