Il 4 settembre di trentuno anni fa ci lasciava George Simenon, il creatore di uno degli investigatori più famosi, il Commissario Maigret.

Un artigiano della penna, come si definiva, scrittore di un mondo ai margini della società…

Georges Simenon nacque a Liegi, in Belgio, il 13 febbraio 1903, dal contabile Désiré Simenon e da Henriette Brüll, casalinga belga.

Da bambino ebbe numerosi problemi di salute, che causarono tensioni tra la famiglia dei Simenon e quella dei Brüll, poi frequentò scuole gestite dai gesuiti, con un rendimento scolastico eccellente.

Ma presto Georges si ribellò alle restrizioni imposte dall’Istituto religioso e con il passare degli anni si distaccò dalla religione cattolica, continuando ad amare gli studi classici e in particolar modo la lettura di autori come Conrad, Dickens, Dumas, Stendhal, Stevenson e Balzac.

Nel periodo compreso tra il 1919 e il 1922 lavorò come cronista per La Gazette de Liège, con lo pseudonimo di Georges Sim, iniziò giovanissimo la sua carriera come scrittore per poi trasferirsi in Francia, a Parigi.

Simenon, per le sue eccellenti doti letterarie, collaborò con numerose riviste, con numerosi racconti settimanali e dalla seconda metà degli anni Venti alla prima metà degli anni Trenta lavorò a tanti romanzi, pubblicati da importanti case editrici come Tallandier, Ferenczi, Fatard con vari pseudonimi, come Georges Martin-Georges, Jean du Perry, Christian Brulls e Gom Gut.

Nel 1929 iniziò a collaborare con la rivista Il Détective, dove fece il suo debutto uno dei suoi più celebri personaggi, il commissario Maigret.

Negli anni Trenta, con la prima moglie Régine Renchon, Simenon viaggiò moltissimo ed ebbe un figlio, Marc.

Durante la Seconda guerra mondiale lo scrittore cercò in tutti i modi di aiutare i rifugiati belgi, oltre ad avviare una corrispondenza epistolare con lo scrittore francese André Gide.

Finita la guerra in Francia Simenon fu accusato di collaborazionismo, cosi decise di trasferirsi negli Stati Uniti, mentre il fratello Christian morì durante la guerra d’Indocina.

Negli Stati Uniti lo scrittore visse prima in Texas, poi in Connecticut, dove nel 1949 conosce Denise Ouimet, che, dopo il divorzio da Régine, divenne la sua seconda moglie e gli diede i figli John, Marie-Jo e Pierre.

In seguito Simenon decise di lasciare gli Stati Uniti per tornare in Europa, soggiornando prima in Costa Azzurra per poi trasferirsi a Epalinges, in Svizzera.

Nel 1960 presiedette la giuria del Festival di Cannes e divenne grande amico del regista italiano Federico Fellini.

Pochi anni dopo Simenon divorziò dalla seconda moglie e nel 1972 pubblicò il suo ultimo romanzo, Maigret e il Signor Charles.

Da allora lo scrittore decise di registrare i suoi pensieri su nastri magnetici, iniziando quindi a dedicarsi alla realizzazione di quelli che lui chiamava dettati.

Nel 1978 un tragico evento scosse la vita di Simenon, infatti la figlia Marie-Jo si suicidò.

Due anni dopo, lo scrittore pubblicò un romanzo autobiografico, Memorie intime, dedicato proprio alla figlia scomparsa.

Georges Simenon morì il 4 settembre 1989 a Losanna per un tumore al cervello, lasciando più di cinquecento romanzi, settantacinque inchieste del commissario Maigret e ventotto racconti.