Il successo del crowdinvesting ottenuto dalla startup italo tedesca rivela il crescente interesse nel nostro Paese per un futuro sostenibile e attivo dei piccoli Comuni: il turismo è la leva giusta per il “Rinascimento 4.0”

È stato raggiunto e superato l’obiettivo di 75.000 euro fissato per il crowdinvesting di Amavido, la startup italo tedesca che aggrega e promuove l’offerta turistica ed esperienziale di circa trecento tra i borghi più belli d’Italia.

A pochi giorni dalla fine della campagna lanciata a maggio su Backtowork24, Amavido ha raccolto oltre 90.000 euro, grazie al quale potrà avventurarsi in nuovi mercati europei dove è forte l’interesse per l’Italia più autentica, quella lontana dai circuiti turistici di massa ma vicina allo spirito di comunità e al rispetto delle tradizioni locali.

E il raggiungimento degli obiettivi di investimento è la dimostrazione che anche gli italiani amano i borghi del nostro territorio.

Dopo un lungo periodo di abbandono, spopolamento e “chiusura” di intere comunità, infatti, negli ultimi anni i nostri borghi stanno registrando importanti segnali di ripresa.

Sono sempre più frequenti i casi di persone e famiglie che – stufe della frenesia delle realtà metropolitane – scelgono di tornare, o di trasferirsi, in luoghi in cui il tempo e la vita scorrono ancora a misura d’uomo.

Portando così avanti un “Rinascimento 4.0”, che abbina una moderna rivalutazione degli schemi sociali del passato e una digitalizzazione dell’offerta ricettiva e culturale, mettendo a sistema il patrimonio di questi luoghi sparsi per l’Italia e valorizzandolo grazie agli strumenti del turismo digitale.

Il turismo di Amavido: innovazione e calore umano 
Analogamente a quanto fatto dai presidi Slow Food nel settore agroalimentare, Amavido si è assunto il compito di raccontare e promuovere il turismo in paesi, borghi e piccoli luoghi d’Italia preziosi per il proprio patrimonio fatto di storia, cultura, enogastronomia, folclore, artigianato e soprattutto di persone.

Aggregandone l’offerta ricettiva diffusa e portando i viaggiatori a scoprire – con pacchetti turistici tailor made – destinazioni ed esperienze altrimenti difficilmente individuabili in modo indipendente, Amavido contrasta lo spopolamento e l’oblio dei borghi italiani e va incontro ad un numero crescente di viaggiatori.

Così, unendo le caratteristiche di una innovativa piattaforma on line con il calore umano e l’attenzione al cliente di un’agenzia di viaggio, questa startup da quattro anni si occupa di portare turisti tedeschi a visitare, o meglio a entrare in contatto con lo sterminato patrimonio di questi piccoli Comuni attraverso proposte personalizzate e calibrate sui desideri degli stessi viaggiatori.

E nei prossimi mesi, grazie al successo della campagna di crowdinvesting, Amavido potrà “esportare” il proprio modello, portando sempre più turisti europei a conoscere e ad amare i borghi d’Italia. “Rendere visibile l’invisibile” è la missione di questa startup, che da oggi può contare sulla certezza che l’amore per questi piccoli gioielli accomuna moltissimi italiani.