Parco Ducale di Parma by wonderwall07 1

Nel cuore del centro storico di Parma si trova il Parco Ducale, voluto dal duca Ottavio Farnese che, a metà del XVI secolo, iniziò ad acquistare nell’Oltretorrente i terreni vicini al Castello e incaricò l’architetto Vignola di elaborare un progetto.

Nel 1561 il Vignola disegnò il giardino del Duca, ispirandosi ai giardini delle ville romane, ma nel corso dei secoli il Giardino vide notevoli rifacimenti, improntati al gusto stilistico dominante.
Così nel 1690, in occasione delle nozze tra Odoardo Farnese e Dorotea Sofia di Neuburg, fu scavata la peschiera, con al centro un isolotto, dove nel 1920 fu collocata la settecentesca fontana del Trianon, poi restaurata nel 1996, proveniente dal Giardino del Palazzo Ducale di Colorno.

A metà del XVIII secolo, finita la Casata dei Farnese, il parco era in gravi condizioni di degrado e abbandono.

Il Primo ministro dei nuovi duchi Borbone, Guglielmo Du Tillot affida la direzione dei lavori di restauro all’architetto di Corte Ennemond-Alexandre Petitot, che a sua volta si avvalse degli studi del maggior specialista di Francia nell’architettura dei giardini, Pierre Contant d’Ivry, che diede al parco un’impronta tipicamente francese.

L’opera di risistemazione e riqualificazione fu portata a compimento con la posa di dieci statue in marmo, due gruppi plastici e alcuni vasi, scolpiti da Jean Baptiste tra il 1753 e il 1766.

Sempre a Petitot fu commissionato il progetto del boschetto e del tempietto di Arcadia, restaurato nel 1998, nel 1769 si celebrarono i festeggiamenti per le nozze del duca don Ferdinando di Borbone con Maria Amalia d’Asburgo.

Altre modifiche e la creazione di zone di giardino all’inglese avvennero durante il ducato di Maria Luigia d’Austria finché il grande parco, dopo l’Unità d’Italia, divenne nel 1866 di proprietà comunale e aperto al pubblico.

L’ultimo rifacimento del giardino avvenne nel 1920, sui progetti dello scenografo Giuseppe Carmignani.

Tra il 2000 e il 2001 il parco è stato oggetto di un’importante opera di restauro che ha coinvolto sia il giardino, con il ripristino della vegetazione, sia la parte artistica, con il restauro delle statue ornamentali, gli edifici storici e gli impianti d’illuminazione, per opera dell’Amministrazione Comunale con il fondamentale sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, per valorizzare gli elementi strutturali dell’impianto settecentesco, ancora fortemente riconoscibili, senza rinunciare alle modifiche d’immagine che il complesso ha subìto fine Ottocento e primi del Novecento, con la destinazione pubblica dell’area.

Oggi tra i tigli, ippocastani e platani, i parmigiani passeggiano nel giardino in tutto il suo splendore per fare jogging, camminare sui viali di finissima ghiaia o rilassarsi sui prati verdi.

Ai ciclisti è riservato un circuito asfaltato che collega le varie entrate del giardino, mentre per uno spuntino c’è il Chiosco Bar Parco Ducale e, se si preferisce un pranzo o una cena con un po’ di buona musica classica, c’è il Ristorante Corale Verdi, situato proprio a pochi passi del Parco Ducale.