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La scomparsa di Aldo Moser, avvenuta il 2 dicembre all’ospedale Santa Chiara di Trento, è l’addio a una storia di un ciclismo di altri tempi, dove si correva sulle strade sterrate…

Nel cuore del Trentino, Ignazio Moser e Cecilia Simoni si sposarono nella chiesa parrocchiale di Palù di Giovo il 29 aprile 1933, negli anni in cui molte famiglie coltivavano a mezzadria i campi e le vigne, mentre altre emigrarono in Belgio, in Francia, in Svizzera, in Germania, in America e perfino in Australia.

La neonata famiglia Moser, decise invece di rimanere coltivando oltre ai campi di loro proprietà, anche vari appezzamenti a mezzadria nella pianura attorno a Lavis pochi chilometri sopra Trento.

Nelle colline di Sorni e nei terrazzamenti in località San Giorgio, Ignazio coltivava la vite e Aldo, il primogenito, nato nel 1934, lo seguiva sempre nei campi per dargli una mano.

Da adolescente, Aldo si recava spesso a Trento con la bici per vendere la grappa prodotta in casa, oltre a fare giri con gli amici di Palù e crescendo li sfidava gareggiando nel tempo libero a disposizione.

Compiuti i 15 anni, per integrare il reddito della famiglia portava, tutti i giorni, il pane ai tre negozi di Palù e nei giorni festivi si concedeva uscite con gli amici in Valle di Cembra ma anche nelle vicine val di Fiemme e valle di Fassa percorrendo le strade sterrate dei passi dolomitici.

Nell’estate del 1951 c’era il campionato provinciale del CSI a Volano e Aldo, iscritto all’US Montecorona, di Palù, fu convinto dagli amici a partecipare alla gara, con una bicicletta di seconda mano acquistata nel negozio di Ermanno Moser, in via Calepina, a Trento, al costo di 18 mila lire.

Il percorso della gara, che era Volano–Trento–Rovereto–Riva del Garda–Nago–Volano, vide Aldo vincere in solitaria a Volano la sua prima gara, indossando la maglia di campione provinciale.

Di lì a poco ci fu il passaggio nel professionismo. Nel 1954 Aldo Moser. firmò una memorabile impresa sulle strade della Brianza, della Coppa Ugo Agostoni con arrivo a Lissone, centrando la sua prima vittoria.

E’ stato professionista per vent’anni dal 1954 al 1974, primo di una famiglia di ciclisti vincenti perchè poi arrivarono i fratelli Enzo, Diego e sopratutto Francesco, oltre ai nipoti Moreno e Ignazio.

Tra le sue vittorie il Gran Premio Industria e Commercio di Prato nel 1955, due edizioni del Trofeo Baracchi nel 1958 e 1959, in coppia con Ercole Baldini, con il quale arrivò secondo nel 1960, il Grand Prix des Nations a cronometro nel 1959, la Coppa Bernocchi nel 1963 a Legnano.

Palù di Giovo è una vera e propria città del ciclismo. Qui si trova la salita dei Campionissimi, un percorso di circa 7 km che da San Michele all’Adige arriva a Maso Roncador, nel comune di Giovo. Il nome le viene da Enzo Moser, dai suoi più famosi fratelli Aldo e Francesco, dal nipote Diego e da Gilberto Simoni, vincitore di due Giri d’Italia, tutti nati in questa frazione o nel comune.