regia

Nel colore granata della Reggiana, s’identifica calcisticamente Reggio Emilia e la sua provincia…

Nel gennaio 1909 fu disputata la prima partita di calcio a Reggio Emilia, promossa dalla società sportiva Forti per Essere Liberi.

Gli inizi però furono stentati e solo nel 1912, quando viene fondato il Reggio FBC, il calcio locale divenne veramente competitivo, ma i buoni propositi furono presto vanificati dalla guerra che richiama al fronte le giovani promesse reggiane.

Al termine del conflitto il calcio riprese faticosamente le sue attività e, nel settembre 1919, alla vigilia della ripresa dei campionati, si decise di creare un unico sodalizio sportivo in grado rappresentare Reggio Emilia sui campi di calcio, l’AC Reggiana.

Società nata dall’unione della Juventus, del Reggio cui poi si unì  l’Audax, altra squadra reggiana, per volere Severino Taddei. La sede della società venne ubicata al caffè Europa, nell’attuale centrale piazza Prampolini. Primo presidente fu il conte Giuseppe Cassoli. Il campo scelto fu quello del Mirabello e la maglia quella della Juventus, nera con bordi bianchi. Quella del Reggio, granata, diverrà la maglia ufficiale della Reggiana solo dal campionato seguente.

I primi campionati furono avari di soddisfazioni, ma nella stagione 1923/24 la squadra granata, dopo lo spareggio di Padova, conquistò la storica promozione in Prima Divisione.

Con il finire del decennio si aprì un periodo di crisi che vide la squadra piombare in Serie C per dieci stagioni consecutive e, solamente a pochi giorni dall’ingresso dell’Italia nella Seconda guerra mondiale la Reggiana riuscì a conquistare la promozione nella cadetteria.

Si continuò a giocare nonostante il conflitto fino al 1944, anno in cui furono disputate delle partite mentre la città era colpita dai bombardamenti.

Terminato il conflitto, la Reggiana fu acquistata dal triumvirato Visconti, Lari e Degola che guiderà le sorti dei granata per oltre venticinque anni.

Sono gli anni dei campionati in Serie B nell’immediato dopoguerra e della retrocessione in IV serie dalla quale sbocciarono le trionfali stagioni con Luigi Del Grosso in panchina, con la squadra che arriva a sfiorare ripetutamente la promozione in Serie A anche sotto la guida di Romolo Bizzotto nella seconda metà degli anni sessanta.

Gli anni settanta si aprirono con una promozione record in Serie B, con la Serie A nuovamente sfumata e con un declino che culminò con la retrocessione in C nel 1976 e bisognerà attendere l’arrivo di Romano Fogli per rivedere la Reggiana di nuovo in cadetteria nel 1981, un periodo in cui si misero in luce diversi giocatori di talento come Gianfranco Matteoli e Andrea Carnevale.

La società passò nelle mani di Vandelli, tra i presidenti più amati della storia della Reggiana, ma la squadra non riuscì ad abbandonare la Serie C.

Sul finire degli anni ottanta la presidenza passa a Ermete Flaccadori che avvia il periodo più luminoso del calcio reggiano. Affida la panchina dei granata a Pippo Marchioro, reduce da stagioni altalenanti tra Como, Avellino e Milan, con il suo gioco totale con zona e pressing, centrando subito il ritorno in Serie B.

La stagione 1992/93 vide la Reggiana conquistare per la prima volta l’agognata Serie A, proprio con Marchioro come trainer. Tra i principali interpreti della formazione il regista Beppe Scienza, penna bianca Fabrizio Ravanelli, Michele Zanutta, Walter De Vecchi, Andrea Silenzi, Nando De Napoli, Dario Morello, Francesco Antonioli, Eugenio Sgarbossa e Luca Bucci.

Per il massimo campionato vengono ingaggiati il fuoriclasse portoghese Paulo Futre, quindi le punte Michele Padovano e Massimiliano Esposito, il veterano Luigi De Agostini ex Juve e Inter, il portiere brasiliano Cláudio Taffarel. Arrivò una salvezza sofferta conquistata all’ultima giornata a San Siro contro il Milan.

Il 2 aprile 1995 la Reggiana gioca la sua ultima partita nello storico ma ormai vetusto stadio Mirabello prima di trasferirsi nel moderno Giglio; prima società italiana ad avere un impianto di proprietà.

Nel 1995 la Reggiana retrocedette, ma sulla panchina granata arrivò Ancelotti, che riportò subito la squadra della massima serie.

Una stagione partita male con contestazioni al tecnico, poi ci fu una rimonta che portò al 4º posto in classifica e alla promozione, per una squadra che tra gli altri contava a centrocampo su Pietro Strada, Leonardo Colucci e Marco Schenardi, in difesa su Angelo Gregucci, in avanti sul veloce centravanti russo Igor Simutenkov.

Nonostante la promozione nel massimo campionato iniziò un periodo d’inesorabile declino, passando però da giocatori importanti come gli ex Milan, Filippo Evani, Alberigo Evani e Angelo Carbone. Ma la discesa sarà repentina e culminerà con il fallimento del 2005.

Dopo una lunga ripartenza la Reggiana tornò concretamente a lottare ad annate alterne per riconquistare la cadetteria. Nel campionato 2008-09, dopo una rimonta lenta ma continua, la squadra affidata ad Alessandro Pane con i campo Tomasig, Scatamburlo, Stefani, Mei, Alessi, Ponzo, Nardini, andò a giocarsi la semifinale play-off per la Serie B contro la Pro Patria. Arrivò nelle migliori condizioni possibili con la piazza a spingere e l’entusiasmo a mille. Subì due clamorose rimonte, passando dal 3 a 0 al 5-4 finale al Giglio, e dal lo 0-2 al 3-2 a Busto Arsizio.

I granata ripartono con Loris Dominissini in panca ex centrocampista granata degli anni 80′ e giocatori di talento e rendimento come Saverino, Temellin. Arriva ancora ai play off ma cede al Pescara. Alla presidenza arriva Barilli, perdendo nuovamente i playoff, questa volta con la Salernitana. Nella stagione 2012-13 si salva dalla retrocessione nei dilettanti al termine di un play-out tiratissimo contro il Cuneo.

La stagione 2014-15 vide gli i soci locali Stefano Compagni e Gianfranco Medici, affiancati dall’arrivo dell’imprenditore milanese Pietro Vavassori, che portò dalla Pro Patria di cui era proprietario fino a pochi mesi prima un vero e proprio travaso di capitali e uomini. Affidando la guida della squadra Alberto Colombo, proprio ex tecnico dei bustocchi. La Reggiana, inserita nel girone B della nuova Lega Pro unica, si presentava come outsider. Partì molto bene portandosi nelle posizioni di testa della classifica. Alla fine del torneo chiuse in terza posizione, tornando a disputare dopo anni i play-off per la promozione in serie B. La Reggiana vinse i quarti di finale in gara unica in trasferta ad Ascoli per 4-2 dopo i tempi supplementari. In semifinale nella doppia sfida col Bassano Virtus, venne eliminata ai rigori in Veneto.

Per la stagione 2016-17 Stefano Compagni, Vavassori e Medici cedettero il 60% della società al campione del baseball americano Mike Piazza. La panchina fu affidata a Leonardo Colucci ex centrocampista granata. La squadra tra alti e bassi arrivò a disputare ancora i play-off. Eliminò in doppia sfida, Feralpisalò, Juve Stabia e Livorno e approdò dunque alla semifinale a turno unico giocata sul neutro di Firenze dove fu sconfitta di misura dall’Alessandria. Nell’estate seguente, la società andò incontro a diversi problemi con la famiglia di Piazza che divenne proprietaria del sodalizio granata.

La stagione 2017-2018, al cui avvio venne confermato come tecnico Menichini, cui fu assegnata una squadra competitiva almeno sulla carta. Menichini, incontrò subito problemi e venne esonerato  al suo posto un terzetto Sergio Eberini, Massimiliano La Rosa, Andrea Tedeschi, portando i granata ancora ai play-off. La Reggiana eliminò prima il Bassano e poi la Juve Stabia, prima di essere eliminata, a causa di un contestatissimo rigore assegnato al 97º minuto al Siena.

Il 12 giugno 2018, i coniugi Piazza, dopo diversi dissidi con gli ex soci e la tifoseria, decisero di non iscrivere la squadra al campionato di Serie C. Il 31 luglio nasce la nuova società denominata Reggio Audace Football Club S.r.l. con l’imprenditore reggiano Luca Quintavalli nuovo presidente, per disputare il campionato di Serie D, affidando la panchina a Mauro Antonioli Chiude la stagione al terzo posto nel girone D, partecipando ai play-off validi per i ripescaggi nella categoria superiore, perdendo la finale col Modena. Nel luglio 2019 viene ugualmente ripescata in Serie C a completamento organici.

Per il campionato di Serie C 2019-20 i granata vedono in panchina l’emergente Max Alvini, cui viene affidata una squadra per centrare i play-off. La formazione gioca un ottimo calcio e nel febbraio 2020, alla sospensione del campionato causa emergenza COVID-19, è al secondo posto alle spalle del Vicenza; il campionato non riprenderà, con conseguente promozione d’ufficio delle squadre che si trovavano al primo posto al momento della sospensione. I granata vengono chiamati a disputare i play-off per decidere la quarta promozione In virtù del secondo posto, la Reggio Audace entra in campo ai quarti di finale, dove pareggia 0-0 con il Potenza e accede alle semifinali dove affronta e batte il Novara 2-1, accedendo alla finale. Il 22 luglio, battendo il Bari, la squadra granata torna in Serie B a 21 anni di distanza dall’ultima presenza nella serie cadetta.