La Chiesa con due campanili e molte altre cose, vere rarità.

Il Duomo di Casale Monferrato, consacrato a Sant’Evasio, patrono della città, è un capolavoro dell’architettura gotico – romanico, frutto di una lunga, complessa vicenda costruttiva che dal 1108 termino nell’Ottocento, quando ne fu decisa la demolizione, ma l’archeologo Luigi Canina riuscì a far modificare il progetto trasformandolo in un restauro con il rifacimento della facciata dal modello a capanna, con una serie di monofore, bifore e trifore e serrata tra due alti campanili cuspidati di altezza diversa.

Superato il portone d’ingresso si arriva nel suggestivo ambiente del nartece, rarissimo in Italia, considerato la parte più notevole della costruzione, la cui volta a nove compartimenti è un tipo d’ingresso è unico in Italia, mentre presenta molti e numerosi riferimenti con i modelli presenti nell’architettura armena e islamica.

All’interno il complesso mantiene l’impianto tipico del XII secolo con una pianta a cinque strette navate.

Nella navata destra, la prima cappella ospita un gruppo marmoreo con l’Estasi della Maddalena del XVIII secolo, mentre una piccola colonna con il monogramma di Cristo indica il punto in cui sarebbe stato martirizzato Sant’Evasio e dove una leggenda dice che, appoggiando l’orecchio alla colonna, sarebbe possibile sentire scorrere il sangue del santo.

Lungo il transetto destro si apre la Cappella di Sant’Evasio, di forma ellittica, costruita dal 1793, che custodisce le reliquie del Santo Patrono di Casale conservate in una statua d’argento più volte rifatta in seguito a una lunga serie di furti, nella cappella sono raffigurati i momenti della vita del santo che predicò a Casale nel VII secolo e che venne decapitato sul sagrato della chiesa da lui fondata.

All’interno della chiesa, all’altezza della navata centrale, si nota il grande crocifisso ligneo romanico rivestito in lamine d’argento dell’XI secolo, mentre la volta dell’abside, affrescata dal casalese Costantino Sereno, mostra varie figure di angeli e santi e un Cristo benedicente.

Da vedere anche il settecentesco altare maggiore oltre al coro rococò dell’abside dove sono conservati alcuni ritratti del Guala.

La Cattedrale di Sant’Evasio ospita anche, nella parte posteriore, un museo, dove sono conservate alcune opere d’arte come mosaici, opere di oreficeria e manufatti tessili, che contribuiscono ad arricchire il notevole patrimonio artistico di questa costruzione.

Ogni 12 novembre, festa patronale della città di Casale Monferrato, si festeggia il ritorno delle reliquie di Sant’ Evasio, trafugate dagli alessandrini dopo la distruzione del 1215 e ritornate a Casale nel Quattrocento, con una tradizionale distribuzione di galletti di pasta frolla, dolce tipico del Casalese.