Significati importanti, un diamante è per sempre qualcuno scrisse, un diamante è una promessa d’amore senza fine, un diamante è un bel regalo…

Dal cuore purissimo, il diamante ha una storia antica come il mondo…

Era conosciuto sin dal 3.000 a.C. in Oriente, ma in Occidente fece la sua comparsa solo dopo il periodo successivo alle spedizioni di Alessandro Magno.

Le storie e le leggende su questa pietra sono davvero molte, infatti, si attribuivano al diamante proprietà benefiche per la salute, e ne era consigliato l’uso come talismano per proteggersi dai veleni, in altri casi da cattivi sortilegi, peste o malattie molto gravi.

Altri popoli attribuirono al diamante il potere di rendere duraturo l’amore, ragion per cui veniva custodito con orgoglio da sposi e amanti.

Il diamante, pertanto, aveva un’ottima commerciabilità all’epoca come merce estremamente rara, anche se non a livelli di altre risorse come l’oro.

Intorno al X Secolo, furono rinvenuti alcuni diamanti nel Borneo, ma sfortunatamente le quantità presenti erano talmente piccole, che non diedero mai luogo a un vero e proprio commercio della pietra.

Verso la fine del XIV secolo, si scoprì il taglio a brillante, che segno l’inizio dell’utilizzo dei diamanti nella realizzazione di anelli, cosi l’inalterabilità del diamante gli fece acquisire un altro significato simbolico, ovvero quella della fedeltà matrimoniale e di eternità nel legame amoroso.

In quegli anni ci fu il periodo d’oro della città di Anversa, considerata la città di maestri del diamante, seguita poi come fama da Amsterdam anni dopo, in un susseguirsi di eventi.

Alla metà del Seicento, Jean Baptiste Tavernier, esploratore e viaggiatore al servizio della Corona Francese sotto il Re Sole, scoprì la miniera di Golconda, nella costa ovest dell‘India e il Koh-I-Noor, il celebre diamante del Gran Moghul, fu trovato in questo complesso di miniere.

Le grandi Repubbliche Marinare di Venezia e Genova furono negli anni le storiche grandi importatrici delle miniere di Golconda.

Verso la fine del XVI secolo, il commercio dei diamanti cominciò quindi a intensificarsi, soprattutto con l’arrivo dei Portoghesi nell’isola di Goa vicino all’India, e la scoperta del bacino diamantifero più grande dell’epoca.

Nel 1720, furono scoperti, sempre dai Portoghesi, bacini di diamanti anche in Brasile sul fiume Jequitinhonhas.

Mentre in Brasile, la produzione delle miniere di diamante si esaurì inesorabilmente, nel 1866, una bambina di una famiglia di contadini emigrata in Sudafrica si trovò un giorno a giocare con una pietra scintillante che le aveva dato il fratello, ma un vicino di casa la vide e intuì che la pietra poteva essere un diamante.

Quello era il famoso diamante Eureka che, anche se non puro, diede origine a un’imponente ricerca che ebbe il suo apice tre anni dopo con uno dei più spettacolari rinvenimenti della storia, la Stella del Sudafrica, un diamante che grezzo pesava 83,50 carati, tagliato poi a forma di goccia di 47,75 carati.

Iniziò così una nuova era di prosperità dei diamanti, e nacque anche un mercato mondiale, che dura ancora oggi.