Douglas Engelbart, l’inventore del Mouse è nato a Portland nell’Oregon il 30 gennaio del 1925. Si diplomò in Elettrotecnica nel 1948, perché verso la fine della Seconda Guerra Mondiale lavorò come tecnico radar della Marina nelle Filippine.

Sette anni dopo conseguì un dottorato in Ingegneria presso la University of California di Berkeley.

Nel 1957 fu assunto presso lo Stanford Research Institute (SRI International) di Menlo Park (California), dove gli vennero riconosciuti molti brevetti. Inoltre, nel 1962 scrisse l’articolo “Augmenting Human Intellect: A Conceputal Framework“ in merito all’utilizzo dell’informatica per gestire gli sviluppi scientifici e le potenziali difficoltà.

Per questo motivo, attirò l’attenzione dell’organizzazione DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) che allora si chiamava ARPA (Advanced Research Projects Agency). Il team, con cui ha collaborato, sviluppò molte specifiche alla base dei computer odierni, come l’ipertesto e i sistemi per far apparire le immagini sullo schermo.

Successivamente nel 1963 realizzò il primo “mouse” di legno con Bill English. Era un cubo con due ruote, una perpendicolare all’altra. Una era collegata all’asse verticale (Y), un’altra a quello orizzontale (X). La rotazione di ogni rotella permetteva di muovere il puntatore sul piano di lavoro e, di conseguenza, sullo schermo lungo i due assi. In quel modo, non serviva la tastiera per spostarsi sullo schermo.

Il brevetto

Nel 1970 l’Ufficio brevetti degli Stati Uniti gli riconobbe l’invenzione dell’ “Indicatore di posizione X – Y per un sistema con schermo”. Il nome non rese giustizia all’ingegno ed il laboratorio lo soprannominò “mouse”, perché il filo per il collegamento al computer ricordava la coda di un topolino.

Il prodotto diventò di largo consumo e non attribuì molta popolarità al suo creatore.

Un motivo potrebbe essere il fatto che Engelbart non fu il primo inventore del mouse!

Nei primi anni Cinquanta tre ricercatori del DATAR (Digital Automated Tracking and Resolving), progetto della Marina canadese, idearono il cosiddetto “trackball”. Era una sfera montata su una struttura in grado di rilevarne i movimenti e di trasmetterli ad un puntatore. La soluzione non venne mai brevettata in qualità di segreto militare.

Inoltre, prima dell’arrivo dei mouse ottici, le specifiche del prodotto sono state aggiornate anche da Telefunken. L’azienda commercializzò, poche settimane prima della presentazione di Engelbart, il mouse con una sfera al posto delle rotelle. Tuttavia, Engelbart brevettò il suo modello nel 1967, molto tempo prima della versione di Telefunken.

Successivamente

Per molti anni non ebbe successo sul mercato a causa della mancanza di interfacce grafiche caratterizzate da finestre e icone su cui muovere il puntatore del prodotto. Solo nel 1970 venne riscoperto dalla Xerox Parc di Palo Alto (California). L’azienda americana, infatti, progettò uno dei primi computer con mouse, lo Xerox Alto.

Successivamente, Steve Jobs iniziò a studiarne le potenzialità.

A tal proposito, Jobs contattò una piccola organizzazione, la Hovey – Kelley Design, alla quale commissionò la prototipazione di un mouse con un budget molto limitato. Basti pensare che i primi prototipi sono stati realizzati con le palline del deodorante roll-on e con piccoli coperchi in plastica.

Il risultato? L’Apple Lisa e il Macintosh nel 1981 vennero dotati sin da subito di mouse dopo molti anni di test e Apple ottenne la licenza d’uso dell’invenzione per circa 40 mila dollari.

A questo punto, molti collaboratori di Douglas iniziarono a lavorare per Xerox che stava investendo nello sviluppo di nuove soluzioni informatiche, mentre l’inventore fondò il Bootstrap Institute presso l’Università di Stanford alla fine degli anni Ottanta.

È morto a 88 anni il 2 luglio del 2013 di insufficienza renale dopo aver sofferto dal 2007 di Alzheimer. Infine, nel dicembre del 2000 il presidente Bill Clinton gli conferì la Medaglia Nazionale della Tecnologia, il riconoscimento più importante per la tecnologia negli Stati Uniti.

Alla prossima!