Il Museo d’arte sacra San Giacomo, allestito nel complesso storico di San Giacomo in Lu, tra le colline del Monferrato, è composto dalla chiesa fondata nel XIII secolo e ricostruita tra il 1568 e il 1610, dalla sua sacrestia e dalla Casa della Reggenza.

Nel 1998, dopo la chiusura della chiesa a causa del pericolo di crollo del tetto, fu fondata l’Associazione Culturale San Giacomo, con lo scopo di preservare la memoria storica delle opere architettoniche, artistiche e letterarie per le future generazioni.

I lavori di restauro intrapresi all’edificio, hanno consentito il recupero non solo del luogo di culto, ma anche di uno spazio come il Museo San Giacomo.

Vi si possono ammirare opere di oreficeria, tessuti antichi, sculture lignee, reliquiari, ricordi di vita luese e testimonianze di vita religiosa di cittadini celebri.

Le sale del museo ospitano un patrimonio di opere pittoriche provenienti da alcune chiese presenti sul territorio o da donazioni private, come la tela U Tunè datata 1898, che accoglie il visitatore ricordando che l’autore dell’opera, il pittore Luigi Onetti, nacque proprio a Lu.

Negli ambienti successivi sono esposti dipinti di notevole pregio, come tre tele di Orsola Maddalena Caccia: Sant’Antonio da Padova col Bambino del 1632, della Chiesa parrocchiale di Santa Maria Nuova, la Madonna col Bambino e i santi Rocco e Defendente, del 1630-1635, della Chiesa di San Nazario e Sant’Agata tra le sante Caterina d’Alessandria e Apollonia, databile al 1625, proveniente dalla Cattedrale di Sant’Evasio di Casale Monferrato.

Alla fine del percorso di visita, nell’abside della Chiesa di San Giacomo, c’è una tela del pittore Giuseppe Antonio Torricelli datata 1779 che raffigura il Martirio di san Giacomo.

Fra le donazioni desta particolare interesse una copia, settecentesca del dipinto Immacolata Concezione e santi creata da Carlo Maratta nel 1689 per la Cappella Cybo della Chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma.

Nella prima sala del museo e in sacrestia sono esposte delle opere scultoree di notevole pregio, in passato tutte conservate nelle chiese di Lu, databili al XVII-XVIII secolo, come la statua della Madonna del Rosario col Bambino in legno intagliato e tela e la Madonna Assunta in legno scolpito della Chiesa parrocchiale di Santa Maria Nuova, e il San Biagio, in origine collocato nell’antica Chiesa dei Disciplinanti.

Degni di attenzione sono anche il Crocifisso processionale in cui è raffigurata la Trinità, databile al XVIII secolo, utilizzato durante le processioni dell’Arciconfraternita degli Angeli, e la statua di Sant’Antonio col Bambino del XVII secolo, recuperata dalla Chiesa di San Nazario.

Numerosi vasi sacri sono esposti nelle vetrine del museo, simbolo della ricchezza dell’arredo liturgico fra il XVI e il XX secolo, come la Stauroteca con la reliquia della Santa Croce, appartenuta alla famiglia dei Bobba, signori di Lu, e proveniente dalla Chiesa di San Nazario; un’antica Croce astile, in metallo sbalzato del XVI secolo, il Calice e l’Ostensorio d’argento dell’ultimo quarto del XVIII secolo realizzati dall’argentiere Gerolamo Curione e il Turibolo e la Navicella portaincenso del 1818 di Francesco Ceresa.

Il Museo San Giacomo di Lu è parte del Sistema Museale della Diocesi di Casale Monferrato che comprende il duomo di Sant’Evasio con il percorso della Sacrestia aperta e il Percorso archeologico dei Sottotetti, oltre al Santuario di Crea con il suo Sacro Monte.