L’Associazione Amici di Piero Chiara ha deciso di assegnare il Premio Chiara alla Carriera 2019 al regista Pupi Avati, come omaggio a un grande cineasta, che nella sua lunga produzione filmografica, ma anche in quella narrativa, si è cimentato su vari livelli espressivi, sempre guidato dal suo grande amore per il cinema.

Nato a Bologna nel 1938, Avati trovò la sua strada nel mondo del cinema seguendo le orme del fratello maggiore Antonio, sceneggiatore e produttore e debuttò con Balsamus, l’uomo di Satana (1968) e Thomas e gli indemoniati, con una giovane Mariangela Melato.

Partecipò poi come sceneggiatore a Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini e nel 1974 girò La mazurca del barone, della santa e del fico, con Ugo Tognazzi, Paolo Villaggio e Delia Boccardo.

Tre anni dopo lavorò al musical Bordella, con un giovanissimo Christian De Sica e nello stesso anno usci La casa dalle finestre che ridono, che ottiene un grande successo, cui seguirono le sceneggiature di Jazz band (1978) e Cinema (1979), due produzioni televisive di carattere autobiografico.

Il suo più grande successo è stato Una gita scolastica (1983) con Carlo delle Piane, che venne premiato con i Nastri d’argento alla migliore regia e al miglior soggetto originale, successo che ebbero anche Regalo di Natale (1986), il sequel La rivincita di Natale (2004) e Storie di ragazzi e di ragazze (1989) vincitore nuovamente di due Nastri d’argento per la miglior regia e la miglior sceneggiatura.

Avati ha ricevuto il Nastro d’argento per la regia di Festival (1996), con Massimo Boldi, ispirato a un episodio della vita di Walter Chiari, ma alla regia ha affiancato anche il lavoro come scrittore pubblicando romanzi come I cavalieri che fecero l’impresa, da cui ha tratto l’omonimo film nel 1999, e l’autobiografia Sotto le stelle di un film (2008).

Nel 2003 gira Il cuore altrove con Neri Marcoré e Vanessa Incontrada, che inaugura un periodo molto fortunato, infatti seguono Ma quando arrivano le ragazze? (2005) con Vittoria Puccini e Claudio Santamaria, La seconda notte di nozze con Katia Ricciarelli, Antonio Albanese e Neri Marcoré, La cena per farli conoscere (2007) con Diego Abatantuono, Vanessa Incontrada, Ines Sastre, Violante Placido e Francesca Neri, Il papà di Giovanna (2008) con Silvio Orlando, Il figlio più piccolo (2010) e Il cuore grande delle ragazze (2011) con Cesare Cremonini e Micaela Ramazzotti.

Dal 1995 Avati presiede la Fondazione Fellini, come omaggio a uno dei registi di cui ha subito di più l’influenza e di cui divenne amico negli ultimi anni della sua vita.

Il premio gli verrà conferito domenica 20 ottobre alle 17 presso il Teatro Sociale di Luino,  nella manifestazione di gala condotta da Claudia Donadoni, Mauro Gervasini e Andrea Vitali.

L’evento sarà preceduto da due appuntamenti, che si terranno entrambi al Teatro Sociale di Luino.

Venerdì 18 ottobre alle 20.45 si terrà una proiezione del film Una gita scolastica (1983), presentato da Alessandro Leone e sabato 19, sempre alla stessa ora, quella del film  La casa dalle finestre che ridono (1976), presentato da Mauro Gervasini.

Tutti gli appuntamenti saranno a ingresso libero.