Un uomo che, con la sua fantasia, ha aperto la strada a mille universi…

Italo Calvino nacque il 15 ottobre 1923 a Santiago de Las Vegas, presso l’Avana, da Mario, un agronomo di origine sanremese, direttore di una stazione sperimentale di agricoltura e una scuola agraria, ed Evelina Mameli di Sassari, laureata in scienze naturali e assistente di botanica all’Università di Pavia.

Il primo contatto con la letteratura avvenne all’età di dodici anni, quando lesse il primo e il secondo Libro della giungla di Kipling, oltre a riviste umoristiche, cosa che lo spinse a disegnare vignette e fumetti.

Calvino in seguito divenne amico di Eugenio Scalfari, che lo spinse a leggere autori come Huizinga, Montale, Vittorini, Pisacane, e così via.

Nel 1941, conseguita la licenza liceale, s’iscrisse alla Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, ma dopo la morte di un giovane combattente, combatte per venti mesi nella lotta tra partigiani e nazifascisti.

Finita la guerra Calvino nel 1946, su esortazione di Cesare Pavese e del critico Giansiro Ferrata, scrisse Il sentiero dei nidi di ragno, una ricognizione del periodo bellico e del mondo partigiano e conobbe nella casa editrice Einaudi nomi come Vittorini, Natalia Ginzburg, Delio Cantimori, Franco Venturi, Norberto Bobbio e Felice Balbo.

Il 1 gennaio 1950 lo scrittore fu assunto da Einaudi come redattore stabile dell’ufficio stampa e della parte letteraria della nuova collana Piccola Biblioteca Scientifico-Letteraria.

In questi anni scrisse Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente e Marcovaldo, poi nel 1956 pubblicò Fiabe italiane che consolidarono la sua immagine come favolista.

Nel 1964 lo scrittore si sposò con un’argentina e si trasferì a Parigi, pur continuando a collaborare con Einaudi, e pubblicò Le Cosmicomiche, cui seguì nel 1967 Ti con zero.

Gli anni Settanta per Calvino furono ricchissimi di collaborazioni giornalistiche, di scritti, come le città invisibili e Se una notte d’inverno un viaggiatore, e della direzione della collana Einaudi Centopagine, nella quale vengono pubblicati, oltre ai classici di Stevenson, Conrad, Stendhal, Hoffmann, Balzac e Tolstoj, svariati scrittori minori italiani.

Trasferitosi a Roma nel 1980 in piazza Campo Marzio ad un passo dal Pantheon, lo scrittore pubblicò nel volume Una pietra sopra la parte più significativa dei suoi interventi saggistici dal 1955 in poi.

Nel 1983 fu nominato per un mese directeur d’ètude” all’Ecole des Hautes Etudes e due anni dopo, ricevuto l’incarico di tenere una serie di conferenze negli Stati Uniti nella prestigiosa Harvard University) preparò le Lezioni Americane, che vennero edite postume nel 1988.

Durante il 1984, in seguito alla crisi aziendale dell’Einaudi, Calvino passò alla Garzanti presso la quale appaiono “Collezione di sabbia” e Cosmicomiche vecchie e nuove.

Colpito da un ictus a Castiglione della Pescaia, Italo Calvino morì il 19 settembre 1985 all’ospedale Santa Maria della Scala di Siena, a 61 anni.