Con un immenso talento, una lucidità straordinaria e una forte personalità, Katherine Mansfield non voleva essere solo una scrittrice, ma anche una donna fuori dal comune, con amori unici e una poetica particolare…

Kathleen Mansfield Beauchamp, nota come Katherine Mansfield, nacque il 14 ottobre 1888 a Wellington, in Nuova Zelanda.

Il padre era un facoltoso uomo d’affari, la madre per la piccola Kate era un essere squisito e perfetto, fra una stella e un fiore, come disse in una lettera, ma anche l’evanescente personaggio di Linda Burnell del racconto Preludio.

Trasferitasi in Inghilterra nel 1903, la Mansfield terminò gli studi al Queen’s College di Londra e trascorse lunghi periodi in Francia e Germania.

Dopo un primo sfortunato matrimonio nel 1909 con Bowdeen, un tenore che lasciò lo stesso giorno delle nozze, la scrittrice sposò nel 1918 il critico John Middleton Murry che aveva conosciuto sette anni prima.

Nel 1915 il fratello di Katherine morì nella Grande guerra e il conseguente tracollo emotivo della scrittrice preoccupò non poco amici e familiari.

L’anno dopo la Mansfield conobbe Virginia Woolf, il filosofo Bertrand Russell e D.H. Lawrence, autore di L’amante di Lady Chatterley.

La Woolf nei suoi diari raccontò una certa gelosia nei confronti dell’amica e una sotterranea invidia, anche se temperata e mai dominata dall’astio, verso il talento della Mansfield, fece di tutto per aiutarla pubblicando le sue opere presso la sua casa editrice, la celebre Hogarth Press.

Grazie alla Woolf videro così la luce molti dei racconti cui la Mansfield deve la fama, Katherine dal canto suo subì fortemente il fascino del mondo di Virginia.

Nel 1917 le fu diagnosticata la tubercolosi e iniziò così a girare per i vari sanatori europei, tra medici e tentativi di nuove terapie al punto che nell’ottobre del 1922 tentò l’ultima cura presso L’Istituto per lo sviluppo armonioso dell’uomo, fondato dal russo George Gurdeijeff, che divenne la sua guida spirituale.

Gurdeijeff aveva la sua sede in un castello nello splendido bosco di Fontainbleu, donatogli da una nobildonna francese, fu luogo di caccia e di svaghi musicali del Re Sole Luigi XIV, dove mirava a far riscoprire il vero io dei malati attraverso il contatto con la natura, la musica, la danza e altri svaghi.

Ma non ci fu nulla da fare e Katherine Mansfield morì il 9 gennaio 1923, a 34 anni.

Fu Murry a curare la pubblicazione postuma dei Diari e delle Lettere della scrittrice, fondamentale testimonianza della personalità dell’artista e nel 1945 uscì l’edizione completa dei racconti, spesso ambientati in un brevissimo lasso di tempo e in luoghi chiusi, con anche flashback di gusto cinematografico; dove una sola frase o un piccolo gesto sono pieni di un grande, profondo significato.