L’11 ottobre 1953 faceva il suo debutto a livello sperimentale la Domenica Sportiva, trasmissione simbolo dello sport in tv da decenni…

La prima puntata ufficiale del programma fu del 3 gennaio 1954 con le immagini della partita Inter – Palermo, dove vinsero i rosanero con una prestazione straordinaria.

Per una decina di anni il primo canale della Rai mandava solo uno scarno notiziario e alcuni filmati, ma dal 1965 La Domenica Sportiva divenne un vero e proprio programma con l’introduzione del conduttore, il primo dei quali fu il grande Enzo Tortora.

Da quel momento, oltre alle notizie sugli avvenimenti sportivi della giornata, si cominciò a dare spazio ai commenti e agli approfondimenti con ospiti in studio.

All’inizio degli anni Settanta la trasmissione introdusse la novità della moviola, dove le azioni salienti delle partite di cartello essere mostrate al rallentatore, analizzate e lungamente discusse.

Durante una puntata de La Domenica Sportiva l’arbitro Concetto Lo Bello, di fronte alle immagini di calcio di rigore da lui negato al Milan nei confronti della Juventus, venne costretto ad ammettere il proprio errore.

Il 27 marzo 1977 la trasmissione andò in onda per la prima volta a colori e nel 1981 fu affidata a una donna, la cestista Mabel Bocchi, nel ruolo di commentatrice, rompendo il monopolio maschile.

Fino al 1989 la trasmissione cominciava alle 21:45, poi è andata in onda alle 22:30.

Dal 1981 al 1996 regista della trasmissione fu Luciana Veschi D’Asnasch, ma in passato registi sono stati anche Bruno Beneck, Enzo De Pasquale, Giuliano Nicastro, Raoul Bozzi, Sergio Ledonne e Marisa Di Bitonto.

Con la crescita delle tv commerciali e la nascita di altre trasmissioni calcistiche concorrenti, la Domenica Sportiva perse progressivamente ascolti e l’introduzione della possibilità di assistere in diretta alle partite di campionato tramite pay-tv spinse la DS a commentare immagini che gli appassionati avevano avuto modo di vedere già diverse volte durante la giornata sportiva.

Negli anni duemila la DS triplicò il tempo della sua durata e oggi è un programma prevalentemente di discussione sulle cosiddette”grandi squadre (Milan, Inter e Juventus), strutturato in tre parti con gli intervalli della pubblicità.

Molto spazio è dedicato alla Champions League e oltre al calcio agli sport più seguiti: automobilismo e motociclismo.