Dal 16 novembre all’8 marzo 2020, Palazzo Magnani e i Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia proporranno la mostra What a wonderful world.

La lunga storia dell’Ornamento tra arte e natura, un viaggio per comprendere quanto la decorazione e l’ornamento raccontino del mondo.

L’esposizione, promossa dalla Fondazione Palazzo Magnani, in collaborazione con Comune di Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia, Regione Emilia Romagna e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ripercorrerà l’azione ornamentale attraverso 200 opere, provenienti da collezioni private e da istituzioni museali nazionali e internazionali come il Victoria&Albert Museum di Londra, il Museo Ermitage di San Pietroburgo, il Musée du quai Branly di Parigi, Le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma.

Il percorso espositivo racconterà le origini e gli sviluppi di arte e Decorazione per poi affrontare le esperienze dell’arte del Novecento e del nuovo millennio in cui i temi dell’ornamento sono stati illustrati.

Si andrà nel mondo naturale per analizzare come piante e animali modifichino il loro aspetto esteriore e per vedere le ragioni di queste provvisorie o permanenti alterazioni della propria forma esterna, poi andrà sulla pratica di adornare il proprio corpo, attraverso gli indumenti e gli accessori, come orecchini, collane e monili vari.

Uno degli itinerari offerti dalla mostra sarà dedicato all’Ars Canusina, inventata e condotta dalla psichiatra reggiana Maria Bertolani Del Rio (1892-1978), all’interno del manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia.

Una sezione seguirà l’evoluzione del motivo ornamentale vegetale nei secoli, andando dai vasi attici ai capitelli romanici, alle traduzioni ottocentesche di William Morris, cui si aggiunge il motivo dell’intreccio, dagli ipnotici motivi a nodo dei plutei dell’abbazia di Bobbio e delle incisioni ricavate da disegni di Albrecht Dürer e Leonardo da Vinci.

L’esposizione proseguirà con una serie di sale sull’attuale visione dell’ornamento tra Ottocento e Novecento, con l’elemento ornamentale che caratterizza la seconda metà del XIX secolo da William Morris al clima Art Nouveau, con opere di Morris, Mucha e Moser, e il rifiuto totale della decorazione a favore della funzionalità dell’oggetto, da Adolf Loos a Le Corbusier fino a Marcello Nizzoli.

Dalla seconda metà del Novecento c’è una rivincita delle forme ornamentali. in una cultura figurativa avversa come quella di molte avanguardie artistiche tra il primo Novecento e il secondo dopoguerra, dove all’Art Nouveau si contrappongono i Cubisti, i Futuristi, gli Astrattisti di vario genere, interessate per lo più a raffigurare il cuore del mondo.

La mostra proseguirà vedendo i modi con cui l’arte occidentale del novecento assume le tendenze decorative di culture distanti nello spazio o nel tempo, con un approfondimento nel campo della musica.

Orari; da martedì a venerdì 10.00 -13.00 / 15.00 – 19.00, sabato e festivi 10.00 – 19.00

Tariffe biglietti: Intero 12 €, Ridotto 10 €