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Dal 1933 al 1971 la Medusa di Mondadori è stata la prima vera grande collana di narrativa contemporanea capace di fidelizzare il lettore, con 535 titoli, 138 autori di ogni paese tra cui 18 premi Nobel, oltre a una veste grafica indovinata al punto da far diventare quella cornice verde sinonimo di buone letture.

La Mondadori era approdata alla letteratura straniera contemporanea nel 1932 pubblicando i Romanzi della Palma, fascicoli periodici dove, accanto ai romanzi di Vicky Baum, uscivano anche autori come Saint-Exupéry, Mauriac, Maurois, Lewis.

Nel frattempo Mondadori aveva stampato anche i primi volumi della collana The Albatross, ideata da John Holroyd Reece, titolare a Parigi delle Editions du Pégase.

Giovanni Mardersteig, autore della grafica e del logo dell’Albatross, lo aveva voluto con Mondadori e Borletti tra i soci dell’Officina Bodoni nel 1930.

Nel progettare la Medusa per la Mondadori, Mardersteig era partito da lì, la­sciando non poche somiglianze tra le due collane al punto che Enrico Piceni, responsabile dell‘ufficio stampa, l’aveva definita l’Albatross italiano.

Proprio a Piceni Mondadori affidò l’incarico di trovare il nome alla nuova collana e, tra i nomi estratti dal dizionario mitologico di Fernando Palazzi, Medusa”piacque subito alla direzione generale.

Il disegno del marchio fu commissionato all’illustratore Bruno Angoletta, con una testa di Medusa caratterizzata da due alucce.

Sotto la regia dell’ideatore Luigi Rusca, condirettore generale della Mondadori, la Medusa fu inaugurata nel marzo del 1933, con Il grande amico di Alain-Fournier e E adesso, pover’uomo? di Hans Fallada, secondo titolo uscito, ebbe in quattro anni ben cinque edizioni per una tiratura complessiva di quasi ventimila copie.

Il titolo seguente, Ancella del Nobel di John Galsworthy, esaurì velocemente le 5.000 copie iniziali collezionandone altre 10mila in quattro edizioni dal 1934 al 1938.

Sempre tra i primi titoli La buo­na terra dell’americana Pearl Buck, sull’onda del film Mgm, ottenne un gradimento anche superiore.

Erano già in libreria i primi 24 titoli quando, per presentare gli autori e i traduttori della nuova collana, nel dicembre 1933 uscì l’Almanacco della “Medusa” 1934, volume di 392 pagine, impreziosito con un’allegoria e le piccole illustrazioni di Angoletta.

Dopo l‘entrata in guerra, la censura sarebbe calata sugli autori e i traduttori della Medusa, recidendone le fonti, infatti gli autori tedeschi scelti da Lavina Mazzucchetti erano or­mai al bando in Germania perché ebrei o invisi a Hitler e non si potevano più pubblicare nemmeno quel­li dei paesi nemici.

Sul “Giornale della Libreria del settembre 1945, Mondadori, rientrato dal soggiorno elvetico, annunciava il rilancio immediato di varie collane storiche tra cui la Medusa, con Molti matrimoni di Sherwood Anderson, Fi­gli perduti di Philippe Hériat e Il potere e la gloria di Graham Greene, Quelli di sotto del messicano Maria­no Azuela, Narciso Nero di Rumer Godden e Come era verde la mia vallata di Richard Llewellyn.

Al traguardo dei 300 titoli, raggiunto nel settembre 1952 con Il cercatore di Dio di Sinclair Lewie, fu calcolato che nella collana erano state stampate complessivamente circa 5 mi­lioni di copie.

Dal numero 258 fu abbandona la versione in brossura per una rilega­tura con incisioni in oro e sovraccoperta a due colori cui, dal 1958, si aggiunse una cornice dorata.

Sotto la direzione di Vitto­rini, dal 1960 al 1964 nella Medusa ven­nero immessi autori americani (la McCullers), giapponesi (Tanizaki), polacchi (Brandys), russi (Leonov) tedeschi (Andersch), bosniaci (Andric) e altri innovativi.

Nel 1966, anno della scomparsa di Vittorini, si giunse alla boa dei 500 ti­toli, festeggiata con un catalogo commemorativo.

Ma alla fine degli anni Sessanta cominciò il declino, invano con­trastato con il restyling fotografico della copertina, che si sarebbe con­cluso nel 1971 quando uscì un solo titolo, Programmazione omicidi di Lo­ren Singer.

Il tentativo di fare rinascere la collana in brossura con la Medusa serie Ottanta (1979-82, 23 titoli usciti) e con la Medusa serie 80 nuova serie (1983-86, 13 titoli usciti) non ebbe migliore fortuna e la stagione della Medusa, come quella di molte altre collane, era definitivamente tramontata.