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Sempre non interpellata ma con la vaga presunzione di aver rilasciato un notevole senso di hype nel mio ultimo sproloquio (che potete trovare qui, qui e qui) eccomi di nuovo a funestare le vostre letture, in collegamento dal pianeta Terra per fornirvi, senza troppi fronzoli, la redazione finale del decalogo che porta le nostre prospettive di sopravvivenza alla prossima decade, da marginali ad un auspicabile nulla di fatto.

  1. Pioggia di fake news: figlio naturale di questo fenomeno è uno stato generale di smarrimento, ansia e allarmismo. In preda al panico, diciamocelo, non diamo il meglio di noi. Non siamo concentrati, vaghiamo disorientati in questo labirinto e commettiamo errori grossolani come sciacquare i gatti con la candeggina.

gatto

  1. Tramutazione della tosse in tasse: di pandemie e crisi economiche è ricca la nostra storia ma, con uno sforzo congiunto, si è riusciti a portare a un livello superiore le due circostanze, combinandole e rimescolandole a nostro piacimento. Inutile approfondire il tema, per questo c’è una…
  2. …Invasione di esperti, opinionisti, tuttologi, statisti, negoziatori internazionali, economisti, virologi e chi più ne ha… Grazie a Internet per aver reso possibile tutto ciò e grazie a noi per aver reso internet il raffinato ricettacolo di trash che è. Il passaggio da una debordante fiducia nelle proprie risorse cognitive ad una inesorabile sfiducia in quelle altrui ci rimanda al segnale successivo.
  3. Invasione di complottisti e no-vax. Questa si racconta da sola ma non posso non esprimere la mia vicinanza, stima e invidia verso tutti quelli che “Ve lo spiego io come stanno realmente le cose…” e “I governi non ce lo dicono ma…” e così facendo sventano tutti i piani di quei fessacchiotti che detengono il sommo potere.

gomblotto

  1. La progressiva conquista del mondo da parte di anziani potenziati, evoluti, immunizzati e dotati di smartphones. La loro presenza sui social sta soppiantando i grandi poteri delle mamme pancine collezioniste di placente, degli influencer del fitness o del DoItYourself ed di tutti i panificatori e coccolatori di panda del mondo. Attacchi speciali: calano assi di briscola multiplayer online in grado di scatenare ecatombi; videochiamata a sorpresa; crisi dell’edilizia.
  2. La retorica patriottica: si eleva come un accorato canto del cigno, unanime, dai balconi dell’Italia, del mondo! Unisce nella speranza e avvolge nel conforto che recupereremo tutto ciò che ci è caro in un clima di fiducia e fratellanza eterni. Eterni. Fino al sopraggiungere del seguente segnale.

bere

  1. Il rancore democratico: si sviluppa come odio incondizionato generosamente distribuito verso tutte le categorie mediaticamente esposte. Spazia dalla caccia all’untore, passando per la “lecita” intollenza per arrivare al fastidio provato verso tutto ciò che proietta un ombra. Liberatorio? Forse. Utile? NO.
  2. IL RITORNO DEGLI EX: questo è un fenomeno bizzarro. In natura l’ex, esemplare maschio ed esemplare femmina, prima di diventare tale, svolge con regolarità le funzioni basilari cui è adibito. In seguito a una mutazione fisiologica, perde ogni qualità e attrattiva, evolve in ex e torna a unirsi al branco. Da questo momento in poi sparirà dai radar fino alla prima quarantena disponibile, durante la quale, grazie ai suoi sensi sviluppati, presagirà la calamità incombente e tornerà dall’oblio come sinistro latore di sciagura.
  3. L’ASSENZA DI NUOVI SUPERCATTIVI: non si sa più con chi prendersela! Anche i vecchietti potenziati brancolano nel buio nonostante Rai3, La7 e Telelombardia e questo per colpa dei segnali descritti ai punto 1 e 3.
  4. NICHOLAS CAGE.

cage

Virus letali homemade, catastrofi ambientali, inquinamento e cambiamenti climatici, riarmi nucleari, intolleranza, abusi e massacri di innocenti e animali non sono che elementi accessori, la colpa se esiste è sempre altrove e dalle nostre poltrone assistiamo giulivi a un nuovo record nell’avvicinamento del Doomsday Clock alla mezzanotte.

Tirando le stime, l’Apocalisse dopotutto non è affatto male, amici miei, al contrario, è la fine del mondo!