Cavour panorama

Situata all’inizio della valle del Po, sul confine della provincia di Torino con quella di Cuneo, la piccola cittadina di Cavour è ricca di monumenti e storia….

La sua caratteristica principale è di essere ai piedi di una montagna in miniatura, la Rocca, tutelata come Riserva Naturale Speciale per le caratteristiche archeologiche storiche e naturalistiche.

Insediamento celto-ligure, poi conquistato dai Romani nel 1° secolo a.C., Cavour ha le testimonianze di un grande patrimonio storico e molti personaggi illustri sono legati alle sue vicende, come Giovanni Giolitti e il Conte Camillo Benso.

Cavour ha una tradizione gastronomica che si è già distinta negli anni Cinquanta e che oggi continua con le mele, le carni Doc, i salumi, grazie anche ai numerosi ristoranti e alle aziende agrituristiche del territorio.

L’accurata pavimentazione del centro storico mostre la storica struttura del paese, nelle ampie piazze, nelle strade rettilinee, nei vecchi cortili, negli edifici storici e nelle case dai caratteristici tetti che contrastano con lo sfondo verde della Rocca.

Alle porte del paese c’è l’Abbazia di Santa Maria, fondata nel 1037 dal Vescovo di Torino Landolfo dove sorgeva un edificio religioso risalente all’VIII secolo, poi distrutto dai Saraceni di Frassinetto prima dell’anno 1000.

L’Abbazia fu governata da oltre 40 abati, soprattutto benedettini, e contribuì alla crescita della città di Cavour.

Alle soglie del 1300 iniziò la sua lenta decadenza, culminata con la distruzione da parte dei Francesi di Lesdiguieres, nel 1592, poi ci fu la ricostruzione nel 1728 con stucchi e decorazioni, oggi del tutto perduti.

Le operazioni di restauro hanno riportato alla luce un affresco sul muro del portone della chiesa, e resti di un affresco di epoca romanica sul muro interno del campanile.

Ma il cuore dell’Abbazia è la cripta, che racchiude l’altare più antico del Piemonte, formata da una sala rettangolare con abside semicircolare e ambienti minori laterali, dominata dalle colonne, che sorreggono le volte a crociera e formano tre piccole navate.

L’ex monastero benedettino. ristrutturato a partire del 1978, ospita un salone conferenze, sede dell’associazione che gestisce l’abbazia, spazi espositivi e, nei locali dell’ex tinaggio la sede del Museo Archeologico di Caburrum, inaugurato nel 2009.

In bicicletta, lungo le strade bianche segnalate che congiungono Pinerolo a Cavour, costeggiando i campi e i frutteti, con calma si percorre la Strada delle Mele, per un itinerario avventuroso e piacevole.

Il paesaggio che attraversa è tra pianura, collina e zona pedemontana, ciascuna con propri itinerari, con una diversa difficoltà e tempo di percorrenza, segnata da un tratto paesaggistico diverso.

La pianura a sud di Pinerolo ha Osasco, Macello, Garzigliana, Campiglione Fenile e Cavour, poi verso la Val Pellice ci sono il Monviso e Bibiana, ancora in pianura, guarda a ovest verso i paesi di Lusernetta e Luserna San Giovanni, tra le strade di collina che portano a Bricherasio e a San Secondo di Pinerolo, poi parte il percorso pedemontano che conduce al paese di Prarostino tra i magnifici boschi di faggi e castagni.