Partirà venerdì 23 agosto alle 19.00 a Ispra, con l’apertura degli stand gastronomici, Cascine in Festa, la tradizionale manifestazione organizzata dal Comitato Cascine Onlus presso la cascina Maria Teresa, per un weekend all’insegna del buon cibo, tradizione musica e solidarietà.

Come ogni anno ci sarà un progetto cui si potrà dare un concreto contributo, il ricavato sarà devoluto a favore del territorio isprese alla scuola dell’infanzia Brivio Sagramoso, nonché le scuole primaria e secondaria di Ispra e la Parrocchia San Martino. 

La festa è una tradizione nel panorama provinciale per le prelibatezze gastronomiche valtellinesi. Il tutto con un’atmosfera familiare e allegra che la rendono un appuntamento da non perdere per l’ultimo weekend di agosto.

Venerdì 23 ci sarà l’orchestra Lisa Maff, il 24 è Fabio Mori con la sua orchestra ad allietare turisti e ispresi e domenica 25 concluderà il weekend di festa la monkeyscreamcabarock. 

La zona di Ispra fu abitata da tempi antichissimi infatti, nella torbiera che si estendeva sotto il colle di Barza, tra Quassa e Angera, fu trovata nel secolo scorso una piroga preistorica oggi conservata nel Museo dell’Isola Bella.

A Ispra si sono scoperte tracce consistenti di popolazioni dell’età del ferro, legate alla cultura di Golasecca e anche in età romana ci fu una forte presenza umana, come dimostrano are, urne di serizzo e lapidi con iscrizioni latine che si trovano nel parco e nella villa Sagramoso-Brivio, nella torre medioevale di Barza e nell’ingresso del parco di Quassa.

Il più antico documento che cita il paese è una pergamena del 826, oggi nell’Archivio di Stato di Milano.

Molte delle notizie su Ispra del medioevo riguardano la vita religiosa, poiché nel XIII secolo il paese aveva sette tra Chiese e Cappelle, mentre i nobili di lspra sono ricordati per aver concorso all’edificazione del vicino Santuario di Santa Caterina del Sasso, verso il quale il paese conservò sempre una particolare devozione.

Lungo il fiume Quassera, nella pianura verso Angera, si combatté nel 1276 la battaglia decisiva tra i Torriani e i sostenitori all’Arcivescovo Ottone Visconti per il dominio dello Stato di Milano.

Una testimonianza delle vicende civili e militari è nei ruderi del Castello di San Cristoforo sulla cima del colle principale che sovrasta il nucleo più antico del centro abitato e che nel XVI secolo aveva perso le sue funzioni difensive.

Nell’età moderna Ispra visse la vita tipica dei piccoli paesi di questa zona e fu parte del feudo della famiglia Borromeo.

Durante la dominazione austriaca fu la sede di una stazione doganale essendo sul confine tra Lombardia e Piemonte.

L’economia si è sempre basata sull’attività agricola, integrata da qualche abilità artigianale e da una limitata attività di pesca, ma non mancano i vigneti, che nel secolo scorso caratterizzavano le colline di questi paesi.

Dalla metà dell’Ottocento fin nei primi anni del Novecento anche a Ispra c’è stata una forte emigrazione, negli anni in cui si è affermata la singolare attività della produzione della calce ricavata dal calcare tolto ai fianchi delle colline e lavorata nelle molte fornaci esistenti.