Al primo piano della galleria Sud della sede della Fondazione Prada a Milano si trova Le Studio d’Orphée di Jean-Luc Godard, un atelier, uno studio di registrazione e di montaggio, un luogo di lavoro che ha trovato una nuova collocazione.

Il cineasta vi ha trasferito il materiale tecnico della realizzazione dei suoi ultimi film a partire dal 2010, come i mobili, i libri, i quadri e gli altri oggetti personali provenienti dal suo studio-abitazione di Rolle in Svizzera.

Il termine atelier è usato da Godard per definire questo spazio, simbolo della dimensione artigianale che caratterizza la sua attività di regista, unendo il proprio lavoro cinematografico agli universi del teatro e delle arti visive.

All’interno de Le Studio d’Orphée ci sono il lungometraggio Le Livre d’image, 2018 e nove cortometraggi del regista,  On s’est tous défilés, 1988; Je vous salue Sarajevo, 1993; Les enfants jouent à la Russie, 1993; The Old Place, 1998; De l’origine du XXIème siècle, 2000; Liberté et Patrie, 2002; Une bonne à tout faire, 2006; Vrai faux passeport, 2006; Une Catastrophe, 2008, diffusi su uno schermo televisivo impiegato da Godard come strumento di lavoro.

Cosi gli spettatori avranno l’occasione unica di assistere alla proiezione de
Le Livre d’image nel luogo in cui il film è stato concepito, durante il montaggio, il mixaggio del suono e nelle fasi di produzione e post-produzione, per trovarsi a stretto contatto con il processo creativo all’origine di un’opera cinematografica.

La natura enigmatica de Le Livre d’image è condivisa da Le Studio d’Orphée nella costruzione di uno spazio di lavoro e di una geografia spaziale ed emozionale dove i visitatori sono invitati a vivere un’esperienza di totale scoperta, senza idee imposte o chiavi d’interpretazione univoche.

“Quasi tutti hanno il coraggio di vivere la propria vita, ma non d’immaginarla” dice il protagonista Edgar di Éloge de l’amour diretto da Jean-Luc Godard nel 2001, simbolo della forza poetica dello Le Studio d’Orphée, il cui titolo cita il mito di Orfeo ed Euridice e stabilisce un parallelo tra il regista e il poeta-musicista greco.

Per gli spazi di Milano della Fondazione Prada Godard ha concepito Accent-sœur, un intervento sonoro installato all’interno dell’ascensore della Torre, per ascoltare la colonna sonora di Histoire(s) du cinéma, un’opera video in otto capitoli iniziata nel 1988 e conclusa nel 1998 con estratti di film, di telegiornali, di scritti di filosofia, di romanzi, di poesie, di musiche e di opere d’arte per raccontare la storia della settima arte.

Lo Studio d’Orphée è aperto al pubblico dal mercoledì al lunedì a partire dalle 13 e l’accesso è consentito esclusivamente tramite prenotazione da parte dei visitatori in possesso di un biglietto d’ingresso valido.