Da giovedì 10 a domenica 13 ottobre si terrà la sesta edizione di Lombardia Beer Fest, all’interno del Palazzo della Regione Lombardia a Milano.

Oltre alle degustazioni di Birra Artigianale e ai Cibi di Strada dei Food Truck selezionati da Streeat,si avrà l’occasione di partecipare gratuitamente a una serie di corsi di approfondimento sul mondo della Birra Artigianale.

​Per ogni corso ci saranno 30 posti disponibili ed è compresa anche una degustazione gratuita.

Ma come è arrivata la Lombardia ad avere un ruolo chiave nel settore delle birre artigianali?

Negli ultimi anni sono centinaia i birrifici artigianali in tutta Italia, considerato il terzo in Europa per numero di microbirrifici (circa 500) con una crescita del 138% in sei anni, parte di una rivoluzione nata in Lombardia.

Fu nel 1996 che furono fondati i primi micro birrifici, di cui due sono lombardi.

Il primo è Agostino Arioli a Lurago Marinone (Co) con il Nuovo Birrificio Italiano, con ben venti referenze di cui alcune stagionali e ha persino una percentuale di export negli Usa, con una borra come la Cassissona, un’esuberante doppio malto ambrata con aggiunta di bacche di ribes.

Nella zona di Lambrate, a Milano, lo stesso anno tre ragazzi fondavano il Birrificio Lambrate, nato come pub e ancora oggi ha conservato la stessa impostazione raddoppiando però con un ristorante, dove accanto ai prodotti brassicoli si possono assaggiare una teoria di piatti.

Ma la birra in Lombardia significa anche la ripresa di una tradizione antica, quella della birra d’abbazia.

La prima birra artigianale in Italia prodotta interamente dai monaci è nata proprio al Monastero dei Santi Pietro e Paolo alla Cascinazza di Buccinasco, alle porte di Milano.

I monaci, che hanno studiato come fare la birra in Belgio, seguono tutte le fasi della produzione e attualmente realizzano tre birre, la Cascinazza Amber, la prima, la Bruin, un’ambrata dai sapori intensi e la Blond, più beverina.

A Settala si è affermato il fenomeno delle birre agricole, con Pratorosso come una delle pochissime realtà in Italia a poter vantare all’interno della stessa azienda l’intero processo produttivo, dalla coltivazione dell’orzo alla maltazione fino al prodotto finito, dopo una lavorazione di circa 80 giorni e dal 2014 le sue birre viaggiano anche in direzione di Milano, in apecar.