unnamed 1

La tradizione del Natale in Kenya ha una storia abbastanza recente, iniziata con i primi missionari, verso la metà dell’Ottocento.

Da sempre nei Paesi africani la coesistenza di culture religiose differenti e la presenza di Missioni Cattoliche hanno fatto in modo che le conoscenze di questi mondi si fondessero per creare una tradizione natalizia anche in un continente apparentemente così lontano. 

Oggi in Africa i cristiani sono circa 400 milioni, anche se non tutti praticanti e, per coloro che se lo possono permettere, a Natale di solito ci si scambia regali.

Ma la festività in Africa è legata principalmente sull’aspetto religioso, in tutte le sue forme, il regalo più gettonato è un completo nuovo da indossare durante la santa Messa natalizia.

Nelle comunità più povere, i doni possono essere libri per la scuola, sapone, stoffa, candele e altri oggetti di prima necessità. Nell’Africa Subsahariana,  il Natale coincide spesso con la fine della raccolta del cacao e del caffè e i lavoratori delle piantagioni hanno la possibilità di tornare dalle famiglia per festeggiare.

Le strade dei villaggi sono animate da giovani che intonano canzoni natalizie e da lunghe processioni di persone che vanno ad ascoltare la funzione religiosa, portando in Chiesa doni per i più bisognosi.

Anche in Kenya esiste la tradizione dell’albero di Natale che è un intreccio di foglie di palma disposte a formare un arco dove vengono appesi i fiori bianchi che sbocciano proprio in questo periodo.

I keniani sono un popolo molto allegro, così la sera della Vigilia in molti paesi dopo la Messa, ha luogo una maestosa fiaccolata, poi la notte viene trascorsa in compagnia di parenti e amici fino a quando, il giorno dopo, iniziano i preparativi per il pranzo, dove non può mancare il capretto.
A Natale è anche consuetudine lasciare la porta di casa aperta in modo che chiunque si senta il benvenuto e si scambiano dei regali consistenti in cibi, sia crudi che cotti.

Ognuno riceve molto più cibo di quanto ne venga consumato nella festa, ma quest’abbondanza è considerata di buon auspicio per il nuovo anno.

Nel pranzo natalizio si mangia riso pilao, zuppa d’okra e pollo.