Paul Cezanne la montagna Saincte Victoire 1904 1906

Uno dei pittori simbolo della fine di un secolo e dell’inizio di uno nuovo…

Paul Cézanne nacque ad Aix en Provence, in Francia, il 19 gennaio 1839 da una famiglia di origini italiane, che proveniva dal Piemonte e aveva cognome Cesana, poi francesizzato in Cézanne. Il padre, Louis Auguste, era un imprenditore di successo e il confronto con il genitore, sicuro di sé, autoritario e conservatore, lasciò il segno nel carattere dell’artista, rendendolo insicuro e irascibile.

Tale conflitto emerge in alcune opere, come nel Ritratto di Louis-Auguste Cézanne, dove l’artista raffigurò il padre in pantofolone e intento a leggere L’Evénement, un giornale che Louis Auguste disprezzava profondamente.

Paul intraprese gli studi di diritto, ma li abbandonò per abbracciare la vocazione artistica e seguì prima i corsi all’Ecole de Dessin di Aix e poi studiò a Parigi, all’Académie Suisse.

Venne in seguito rifiutato dall’Ecole des Beaux-Arts e, per alcuni anni, visse tra Aix e Parigi, dove strinse una profonda amicizia con altri illustri pittori e artisti come Pissarro, Bazille, Renoir, Sisley e Monet.

Dapprima non mostrò interesse per il rinnovamento pittorico degli impressionisti e dipinse fino al 1873 opere legate alla tradizione romantica, come Il dolore e L’asino e i ladri, che si distinguono per i toni cupi e i pesanti impasti di colore, come Il negro Scipione.

Il pittore durante la guerra franco-prussiana del 1870 si trasferì con Hortense Fiquet, sua modella e poi sua moglie, all’Estaque, in Provenza.

Nel 1873 dipinse La casa dell’impiccato ad Auvers, opera che segnò l’inizio della sua fase impressionista, ma l’insuccesso alle mostre degli impressionisti segnò il definitivo distacco di Cézanne dal gruppo e la sua vita, in seguito, venne caratterizzata da numerosi spostamenti attraverso la Francia, dai quali trasse spunto per i numerosi paesaggi dipinti in questo periodo.

Dal 1883 si ritirò in Provenza, concentrandosi sulla ricerca di una tecnica lontana da quella impressionista per esaltare, tramite il colore, la forma.

In questi anni rielaborò con insistenza visioni dell’Estaque, la montagna Sainte-Victoire, le molte nature morte, i ritratti della moglie come Madame Cézanne nella poltrona rossa, motivi di vita quotidiana e le composizioni di bagnanti.

Solo negli anni Novanta e agli inizi del Novecento la critica riconobbe il valore della sua opera e la mostra personale del 1895 fu il primo vero trionfo per l’artista, un successo fu anche l’esposizione al Salon d’Automne del 1904.

Dal 1900, ammalato di diabete, rimase quasi sempre ad Aix-en-Provence e negli ultimi anni di vita lavorò a Le grandi bagnanti (1898-1905), sintesi degli studi che aveva accumulato nei dieci anni precedenti.

Paul Cézanne morì il 22 ottobre 1906 a 67 anni, nella sua casa di Aix-en-Provence.