Il grande festival Ravenna Jazz 2020, giunto alla quarantasettesima edizione, vedrò un cartellone che si snoderà dal 7 al 16 maggio, dal Teatro Alighieri ai piccoli club e teatri che ospiteranno le proposte di  Ravenna 47 Jazz Club, focalizzate sull’attualità jazzistica, come Jazzmeia Horn, Sarah McKenzie, Julian Lage, Shai Maestro, Derek Brown, i Ghost-Note, Alessandro Scala con Barbara Casini.

All’interno di Ravenna Jazz 2020 si sarà la conclusione dell’iniziativa didattica «Pazzi di Jazz»: la produzione corale-orchestrale Pazzi di Jazz Young Project, con 250 baby musicisti in compagnia di Enrico Rava, Mauro Ottolini e Alien Dee.

Il workshop di Mister Jazz sarà affidato a Barbara Casini e punterà su due temi principali, intersecandoli: il canto e la musica popolare brasiliana al Mama’s Club l’8 maggio.

Grandi e piccoli organici calcheranno il palco del Teatro Alighieri e il 9 maggio Pat Metheny tornerà a Ravenna dopo il successo dell’edizione 2017 del festival r presenterà il nuovo format Side-Eye: un set musicale che vede un cast a rotazione attorno alla chitarra del leader. La versione di Side-Eye che si ascolterà a Ravenna Jazz vedrà la partecipazione di James Francies a pianoforte e tastiere e di Marcus Gilmore alla batteria.

Paolo Fresu e la vocalist Petra Magoni si avventureranno anche in un omaggio alle canzoni di Doris Day, che coinvolgerà una formazione orchestrale dall’ampio organico come l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti.

La produzione originale Pazzi di Jazz” Young Project sarà dedicata quest’anno a Miles Davis, con il direttore e arrangiatore Tommaso Vittorini, del trombettista Enrico Rava, del trombonista Mauro Ottolini e del beatboxer Alien Dee, che affiancheranno i giovani allievi da loro stessi preparati nel corso del progetto didattico.

Il Teatro Socjale di Piangipane vedrà la cantante e pianista australiana Sarah McKenzie, alla quale sarà affidata l’apertura del festival il 7 maggio, poi il 14 maggio, si esibirà Jazzmeia Horn, mentre al Cisim di Lido Adriano il 12 maggio si terrà un concerto del trio del pianista israeliano Shai Maestro.

Decisamente anticonformista sarà i Derek Brown, che unirà la tecnica del beatbox al sassofono (il 15 maggio, con tecniche note e procedimenti inusuali, come una peculiare forma di vocalizzazione derivata dal beatbox che s’innesta tra i fraseggi del sax).

Al Bronson di Madonna dell’Albero arriva il trio del chitarrista Julian Lage il 13, mentre il 16 suoneranno i Ghost-Note del leader e batterista Robert “Sput” Searight, il percussionista Nate Werth, il bassista MonoNeon e il sassofonista Sylvester Onyejiaka.

Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, oltre al sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.