Capace d’incredibili prodigi, Francesco di Paola segno la storia dell’Italia di fine Quattrocento, diventando uno dei santi più amati del Sud Italia.

Francesco nacque il 27 marzo 1416 a Paola, in provincia di Cosenza e la sua nascita era legata a un voto a San Francesco D’Assisi, al punto che i suoi genitori a quindici anni lo invitarono a diventare un membro dei Francescani, presso i Conventuali di San Marco Argentano.

Durante gli anni di seminario Francesco manifestò propensione alla preghiera, accompagnate dalle prime manifestazioni soprannaturali.

Al termine della sua permanenza Francesco lasciò il convento e, assieme ai genitori, intraprese un pellegrinaggio ad Assisi, toccando Montecassino, Roma, Loreto e visitando i romitori di Monte Luco.

Ritornato a Paola, Francesco decise di condurre la vita eremitica fuori dell’abitato di Paola, in un terreno di proprietà della famiglia, suscitando grande stupore fra i concittadini per la sua scelta.

Ben presto all’eremo arrivò un gran numero di persone desiderose di condividere lo stile di vita di Francesco.

Con l’arrivo a Paola di don Pirro Caracciolo, nominato arcivescovo di Cosenza il 31 agosto 1452, il movimento ebbe il beneplacito dell’ordinario diocesano, poi riconosciuto il 17 maggio 1474 dal papa con il nome di Congregazione eremitica paolana di San Francesco d’Assisi.

Francesco divenne per Paola un punto di riferimento, tanto la gente che si recava da lui per chiedere aiuto sui problemi di tutti i giorni, ricevendo l’invito costante alla preghiera e all’osservanza della volontà di Dio.

Fin dall’inizio, Francesco ebbe fama di grande taumaturgo, ma sempre a favore dei poveri e degli oppressi.

La fama di Francesco giunse in Francia, alla corte di Luigi XI, che chiese a papa Sisto IV di far arrivare l’eremita alla sua corte.

Lasciato l’eremo il 2 febbraio 1483, Francesco fu accolto al castello di Plessis–les–Tours da Luigi XI, che spinto dal sano avviò buoni rapporti tra il papato e la monarchia francese, di cui beneficiarono anche i Regni di Spagna, Boemia e Napoli.

Fu benvoluto a corte e spesso fu avvicinato dai dottori della Sorbona, desiderosi di aiuto e conforto.

Nei venticinque anni in Francia Francesco visse in un appezzamento di terra che gli era stato donato dal re, ma rimase sempre un riformatore della vita religiosa e un uomo di Dio dall’austero stile di vita tanto che alcuni benedettini, francescani ed eremiti lasciarono le loro famiglie religiose per aggregarsi all’eremita calabrese.

Il loro arrivo, oltre a rafforzare la Congregazione, determinò un cambiamento al suo interno, in quanto fu abbandonato l’eremitismo e fu introdotto il modello francescano, portando alla nascita dell’ Ordine dei Minimi, seguito dalla fondazione del Terz’Ordine secolare e poi delle Monache, approvati da Papa Giulio II il 28 luglio 1506.

Francesco di Paola morì a Tours il 2 aprile 1507 e la sua fama si diffuse in Europa, favorendo la sua beatificazione, avvenuta il 7 luglio 1513, mentre la canonizzazione si tenne il 1 maggio 1519, a soli dodici anni dalla morte.

La sua festa liturgica ricorre il 2 aprile.