Stivali scintillanti, tacco 12 quasi importabili, ballerine colorate, e le borse, meravigliose, da far perdere la testa.

In una domenica piovosa, eppure ricca di promesse, eccomi in direzione Fieramilano per l’edizione n°87 di Micam, la manifestazione dedicata al mondo della calzatura, promossa da Assocalzaturifici, che si tiene da domenica 10 a mercoledì 13 febbraio.

A prescindere dai numeri positivi di un settore che esalta la creatività e l’arte italiana, entrare in questo mondo colorato è sempre un’emozione. E a maggior ragione, quest’edizione dedicata all’arte, offre davvero il meglio di sè.

Perché la moda è arte, nella ricerca dei particolari, dei materiali, nelle forme, in quel richiamarsi a stili vintage, o anche rétro, in quel fare di un oggetto quotidiano, un qualcosa di particolare, quasi da amare.

Quanto lavoro e quando studio alle spalle di questi prodotti esposti, quanto dietro al sorriso e alla gentilezza di chi propone il risultato del proprio lavoro.

Infatti il settore calzaturiero ha chiuso il 2018 con il raggiungimento dell’ennesimo record assoluto, nonostante le difficoltà su diversi importanti mercati esteri, che hanno portato a un rallentamento dei livelli produttivi nella seconda parte dell’anno.

I risultati dell’indagine a campione condotta dal Centro Studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici evidenziano a preconsuntivo annuo un calo in quantità della produzione italiana, ma nei primi dieci mesi del 2018 le esportazioni nazionali sono cresciute rispetto all’analogo periodo del 2017.

Tra gennaio e ottobre sono stati venduti all’estero oltre 176 milioni di calzature, con un valore che supera gli otto miliardi di euro, per un forte contributo al saldo commerciale settoriale che, pur in lieve flessione, nei primi dieci mesi vale 3,65 miliardi di euro.

All’evento prendono parte 1304 espositori, di cui 716 italiani e 588 stranieri che, su una superficie di oltre 60.300 metri quadrati, propongono in anteprima le collezioni A/I 2019-2020, con 2000 collezioni di calzature, che in quest’appuntamento sono quelle del prossimo autunno/inverno 2020.

Durante la manifestazione ci sono anche numerosi eventi e momenti di confronto, dedicati alle nuove tendenze del settore calzaturiero, alla moda donna e uomo, alle calzature per i bambini, come le sculture di ghiaccio presso il grande Corso Italia, la possibilità di ricevere la tessera Abbonamento Musei Lombardia e di personalizzare le proprie scarpe.

Con le 45.000 visite certificate per edizione, la metà provenienti da circa 130 Paesi stranieri, Micam è uno dei palcoscenici più importanti per la promozione delle nuove collezioni.

Tra le novità di questa edizione la presentazione di Plug-Mi. The Sneakers Culture Experience, un nuovo format che debutterà a settembre, ideato da Fandango Club in collaborazione con Micam e Fiera Milano, dedicato alle sneakers e, nel padiglione 7, si trova uno spazio per riflettere sul ruolo delle sneakers oggi per il settore e per i clienti.

All’interno del padiglione 4 c’è il corner dedicato agli Emerging Designer, dove dodici talenti nazionali e internazionali, scelti da una giuria di esperti nel settore moda e comunicazione, presentano e loro collezioni all’interno di dodici architetture espositive sostenibili.

Ma in questi giorni, ricchi di colore e luce, oltre che del suono di mille lingue straniere, non c’è solo Micam, infatti ho visitato anche Mipel, la grande fiera sul mondo della pelle in ogni sfumatura possibile, dalle borse alle scarpe, fino ai portafogli e ai gioielli adatti a ogni stagione.

Davvero un mondo d’idee, di piccole borse gioiello, di sporte dover poter mettere il mondo che ogni donna porta con sé.