1 317

Ben 200 capolavori, provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni di tutto il mondo, saranno alla Venaria Reale di Torino per la mostra Sfida al Barocco, allestita negli spazi della Citroniera Juvarriana da sabato 30 maggio a domenica 20 settembre.

La Sfida al Barocco è quella degli artisti, che vide la sperimentazione di nuove forme e nuovi linguaggi tra il 1680 e il 1750, elaborati tra Roma e Parigi, i due simbolo dell’Europa moderna con cui la Torino ebbe un dialogo di idee e di scambio di opere e di artisti, per una stagione epocale di rinnovamento delle arti sulla scena internazionale.

L’arte del Barocco, nata come risposta al protestantesimo, aveva il compito di toccare i sentimenti della gente, con forme grandiose e monumentali, tre la ricerca del movimento, dell’energia, accentuando l’effetto delle opere attraverso i contrasti di luce e ombra delle sculture e delle pitture.

Nella pittura dell’età barocca, la chiesa controriformata fu la principale committente per le opere di pittura, come il modo migliore per ricondurre il mondo cristiano alla fede poiché era in grado di influenzare le emozioni.

In questo periodo s’intensificano le rappresentazioni di scene sacre, come quei soggetti che erano contestati dal pensiero riformatore, per esempio il culto di Maria.

La scultura barocca arricchiva l’interno e l’esterno degli edifici e chiese, con numerosi tipi di materiale accostati in maniera diversa per ottenere effetti policromi, tra cui marmi di diversi tipi, stucchi dorati, bronzi, e grandi specchiere.

Il più noto scultore barocco fu Gian Lorenzo Bernini, che dava al marmo effetti di tensione drammatica e grande teatralità attraverso i contrasti di chiaroscuro e l’illusione coloristica.

Accanto alla grande produzione scultorea, era presente anche una minore di sculture per presepi in terracotta o legno e in statuette di porcellana.

L’architettura barocca si esprime mediante la monumentalità delle forme, con città attraversate da nuovi assi viari, ottenuti abbattendo i vecchi quartieri medievali, mentre i palazzi e le piazze furono costruiti con un forte intento scenografico, mirando a destare nello spettatore stupore e ammirazione.

Gli edifici dei nobili avevano un giardino ricco di giochi d’acqua, statue, viali e cascate, che miravano con la loro spettacolarità a celebrare la classe dominante, mentre le chiese avevano la pianta centrale e a navata unica e delle coperture con grandiose cupole.

Fra i maggiori architetti del periodo barocco ci fu Carlo Maderno, che edificò il prolungamento della navata di San Pietro e completò la facciata, che era stata cominciata da Donato Bramante.

Le favole antiche in quadri di storia, i racconti sacri nelle pale d’altare, la seduzione e la grazia nelle sculture e nei dipinti, la progettualità degli spettacolari modelli di architettura e la raffinatezza preziosa di arredi e ornamenti, insieme al Bucintoro dei Savoia, accompagneranno i visitatori lungo un sorprendente percorso alla ricerca di un’identità moderna.

Orario: 09:30 – 17:30

Sabato, domenica e festivi: dalle ore 9.30 alle 19​​.00 – Chiuso il lunedì.

Prezzo
Intero: 14 euro – Ridotto: 12 euro