L’Associazione culturale ArtMoleto, in collaborazione con il Comune di Casale, propone presso il Castello di Casale Monferrato fino al 26 luglio la mostra Timeless.

La tematica centrale è quella del tempo, come moto indefesso del divenire e gli artisti di ArtMoleto hanno costruito un percorso sull’importanza del tempo/non tempo, tenendo in considerazione le istanze esterne da un periodo in cui tutto si è fermato.

E proprio la meditazione sul valore di questo è il filo rosso delle opere esposte che, attraverso medium diversi, sono spunti di riflessione introspettiva per ognuno.

La mostra vede l’esposizione delle opere di Giò Bonardi, Paola Casulli, Ilenio Celoria, Piero Ferroglia, Michelle Hold, Cate Maggia, Gabriella Maldifassi, Andrea Massari, Petra Probst, Bona Tolotti, Daniela Vignati, Alexandra Winterberg, artisti diversi ma con lo scopo di trovare una relazione tra oggi e domani, indagando il passato e il presente per poter vivere il futuro, in quello che è un viaggio verso l’infinito.

Ma qual è la storia del Castello di Casale Monferrato, sede della mostra?

Giovanni II Paleologo marchese di Monferrato diede inizio alla costruzione del Castello, i cui lavori furono completati verro il 1357.

Quando Casale divenne la capitale  del marchesato del Monferrato, ottenendo nel 1474 il titolo di città, anche il Castello, che era la sede della corte, cambiò volto in seguito alle ristrutturazioni dei marchesi Guglielmo VIII e Bonifacio V.

Con il passaggio di Casale ai Gonzaga di Mantova, dopo la morte dell’ultimo marchese Paleologo, il Castello venne rinforzato e intervenne pesantemente sulle mura, mentre la pianta assunse la forma esagonale attuale, le torri furono rafforzate e furono costruiti quattro nuovi rivellini.

Agli inizi del XVII secolo il Castello tornò ad avere la funzione di sede di corte dato che, per motivi diplomatici, spesso i duchi di Mantova, impegnati in trattative con i Savoia, vi soggiornarono.

Un altro momento di splendore il Castello lo conobbe durante il principato del duca Carlo II Gonzaga-Nevers, che più volte arrivò in città con tutta la sua corte dando un notevole impulso alla vita mondana e culturale di Casale.

Con la crisi della dinastia gonzaghesca, il Castello di Casale andò verso un declino inarrestabile e, dopo il passaggio della città e del Monferrato ai Savoia, nel 1708, per il Castello inizio un lunghissimo periodo di utilizzo a caserma.

A metà del secolo XIX Casale fu fortificata in previsione di una guerra con l’Austria e anche il Castello venne inglobato nella struttura difensiva.

Lo stato sabaudo decise l’abbattimento del rivellino orientale, rivolto verso la città, permettendo così la creazione di un vasto spazio pubblico, l’attuale Piazza Castello, che il Comune adibì a sede di mercato.

Con l’avvento dell’Unità d’Italia anche gli altri tre rivellini divennero superflui, così furono anch’essi demoliti.

Timeless sarà visitabile il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 e per accedere alle sale è obbligatorio indossare la mascherina.