Il respiro sarà il filo conduttore di Torino Spiritualità, che torna da giovedì 24 a domenica 27 settembre, per quattro giorni d’indagine intorno all’atto capace di svelare ogni piega del sentire umano.

La sfera di pluriball scelta come immagine guida del festival intende alludere proprio alla doppia natura del respiro, una vulnerabilità da avvolgere e custodire, per proteggerla dagli urti di questo tempo, e l’eterea bellezza di una perla fatta d’aria.

Per la prima volta, il festival avrà il suo Padiglione, allestito in piazza Carlo Alberto, pronto a salpare per un viaggio nel pensiero, che ospiterà il dialogo di apertura Di uomini e di piante. Il respiro dei viventi, giovedì 24 settembre alle 18.30, con Vito Mancuso, la divulgatrice scientifica Alessandra Viola e il curatore del festival Armando Buonaiuto: per ragionare su cosa il mondo vegetale abbia da insegnare al nostro respiro.

Sempre nel Padiglione, ci saranno l’intervento del maestro buddhista Lama Michel Rinpoche, il confronto tra il fondatore della comunità di Bose Enzo Bianchi e il latinista Ivano Dionigi, la testimonianza tra arte e autobiografia del vescovo di Pinerolo monsignor Derio Olivero, la lezione di Massimo Recalcati.

Tra le nuove location del festival anche il Cortile di Combo, nel cuore di Porta Palazzo, ha ospitato il calendario di grandi rassegne estive Blu Oltremare nell’ambito di Torino A Cielo Aperto.

Sul palco di Combo, tra gli altri, si terrà il reading Oscar e la dama in rosa, giovedì 24 settembre alle ore, il dialogo tra il filosofo Silvano Petrosino e l’attore Giacomo Poretti, l’incontro tra il direttore d’orchestra Beatrice Venezi e il sovraintendente del Teatro Regio Sebastian Schwartz, accompagnati dai giovani musicisti della Scuola Popolare di Musica del Baretti.

Tra gli ospiti del festival sono previsti la filosofa Francesca Rigotti, lo storico delle religioni dell’India Federico Squarcini, il direttore dell’Istituto di giudaistica alla Freie Universitaet di Berlino Giulio Busi, lo storico Carlo Greppi, il linguista Federico Faloppa, l’antropologo Marco Aime, i sufi delle confraternite Qādiriyya e Murīdiyya dell’Islam senegalese, il coro dell’Abbazia della Novalesa, il virtuoso di flauto tradizionale giapponese Marco Lienhard.

Ad arricchire il programma ci saranno i laboratori esperienziali della Scuola di Otium e un calendario di appuntamenti online, con gli interventi in streaming sulla pagina Facebook del festival e su torinospiritualita.org, tra gli altri, di Alberto Manguel, Pablo d’Ors, José Tolentino de Mendonça, Pascal Bruckner e Roberto Saviano.

Gli incontri di questa edizione diventeranno poi dei podcast, fruibili gratuitamente sul canale SoundCloud della Fondazione Circolo dei lettori.

A causa dell’emergenza Covid-19 sono state ridotte le capienze delle location del festival. con l’accesso consentito solamente alle persone provviste di mascherina e previa prenotazione, per gli eventi gratuiti, o acquisto di biglietto.