Le Gallerie d’Italia di Milano, in collaborazione con le Gallerie dell’Accademia di Venezia, dal 30 ottobre al 21 marzo 2021 proporrà la mostra Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa, curata dagli storici dell’arte Alessandro Morandotti e Fernando Mazzocca, per il 250esimo anniversario dalla morte di Giambattista Tiepolo, morto a Madrid il 27 marzo 1770.

Protagonista della mostra sarà l’attività pittorica del veneziano, grande decoratore secondo lo storico dell’arte Adriano Mariuz, che contribuì, in maniera fondamentale, con il suo maestro Rodolfo Pallucchini, alla conoscenza della pittura del Tiepolo e dei pittori veneziani del Settecento.

La sua dinamica vivacità narrativa, la sua retorica, che lo avvicina a un Metastasio, e la sua tavolozza cromatica luminosa resero Tiepolo il nuovo Veronese, mentre la sua capacità nel celebrare l’ascesa sociale ed economica delle casate settecentesche, attraverso figure della storia o della mitologia classica lo portò a essere assunto da numerose famiglie nobiliari, veneziane e milanesi, e presso le corti d’Europa. Milano, Würzburg e Madrid

Dai primi incarichi presso i palazzi dei nuovi nobili veneziani, gli Zenobio e i Sandi, ai grandi cicli d’affresco nelle residenze milanesi degli Archinto, Casati, Clerici e Gallarati ScottI, accuratamente studiati da Alessandro Morandotti e oggi, dopo i bombardamenti che colpirono Milano tra la fine del 1942 e l’inizio del 1943, documentati con disegni, bozzetti e fotografie in bianco e nero, Tiepolo giunse, nel 1750, a firmare il contratto per la sua impresa più nota, la decorazione di alcuni ambienti della Residenza tedesca di Würzburg, commissionatagli dal principe vescovo Carl Philipp von Greiffenklau.

Tra il 1752 e il 1753, il veneziano, con i figli Giandomenico e Lorenzo, affrescò il soffitto del Salone, raffigurante Apollo con il carro del Sole e i Quattro continenti.

Nella mostra ci saranno prestiti importanti, provenienti dalla Collezione Fondazione Cariplo di Milano, dalle veneziane Gallerie dell’Accademia, dal Museo del Prado e dalla National Gallery di Londra, ma anche da istituzioni museali oltreoceano, come il caso di Apollo tra gli dei dell’Olimpo e altre divinità dal Kimbell Art Museum di Fort Worth, in Texas.

L’attività decorativa di Tiepolo in Germania è raccontata dal bozzetto per una sala della Residenza di Würzburg proveniente da Stoccarda e dal soggetto di un dipinto, eseguito su sollecitazione di Francesco Algarotti, mecenate veneziano, per l’elettore di Sassonia e re di Polonia Augusto III, come  il Banchetto di Antonio e Cleopatra, documentato nella variante della National Gallery di Londra.

Inoltre, la mostra consente di contemplare i capolavori del maestro poco conosciuti, come gli affreschi della basilica di Sant’Ambrogio e quelli per il palazzo milanese dei Gallarati Scotti, restaurati per l’occasione.

Ad accompagnare la mostra ci sarà il catalogo edito da Edizioni Gallerie d’Italia – Skira, con i saggi dei curatori Fernando Mazzocca e Alessandro Morandotti e testi di Elena Lissoni, Fabrizio Magani, Andrés Ubeda.