La quinta edizione di Varese Design Week, dal 21 al 24 ottobre, sarà una versione phygital con un programma tra eventi in presenza e appuntamenti digitali.

Anche quest’anno la presenza in città vedrà l’esperienza dell’esposizione diffusa, affiancandola ad approfondimenti, speech e interviste online, con ospiti dal mondo del design, dell’architettura, dell’arte, della filosofia, dello sport e del giornalismo.

Come nelle precedenti edizioni il progetto della manifestazione è nato grazie alle sinergie tra imprenditoria, manifattura artigiana, designer, associazioni e location.

L’edizione 2020 ha il contributo di Regione Lombardia e Fondazione UBI per Varese, il sostegno di Fondazione Comunitaria del Varesotto e il Patrocinio di Comune di Varese, Provincia di Varese, Camera di Commercio e Ordine dei Periti Industriali della provincia di Varese ed è parte del circuito nazionale delle Design Week insieme a Venezia, Matera, Palermo, Udine.

Il filo conduttore dell’edizione 2020 è il labirinto, un tema di fascino, per il suo leggendario segno grafico e per la sua simbologia, che dal caos conduce alla perfezione, come nel viaggio di ricerca e sviluppo di un progetto di design.

Il labirinto è simbolo di ricerca nel caos mentale e nella vita, nel lavoro, nelle relazioni c’è sempre un percorso di ricerca entrando e uscendo di continuo da labirinti quotidiani ed è indispensabile una guida che indichi la strada verso il metodo, la continuità e la creatività di Arianna, donna che conosce i segreti di quel filo prezioso, chiave di salvezza e di rinascita, mezzo di condotta e non di conduzione.

La Varese Design Week 2020 ha anche un nuovo logo, ideato da uno dei maggiori rappresentanti dell’arte concreta in Europa, il varesino Marcello Morandini, con un simbolo attivo e dinamico che accompagna nuove forme e pensieri comuni di progettazione.

Mentre il manifesto è un tributo a un luogo storico della città come la Basilica di San Vittore, nella reinterpretazione dell’artista Flaviano Zerbetto, uno dei 276 artisti che ha presentato un’opera al contest proposto della manifestazione  in collaborazione con la piattaforma digitale Teelen, ispirata al Labirinto.