La guerra russo-giapponese del 1905 non solo fu l’evento che arrestò temporaneamente le ambizioni della Russia in Cina, ma contribuì a rafforzare il potere del Giappone.

Le ragioni del conflitto erano legate alla Manciuria e la Corea, mentre la prima era sotto l’influenza russa, il Giappone desiderava che la penisola coreana fosse riconosciuta come un suo campo d’azione.

Gli anni della rivolta dei boxer (1899-1901), in cui Giappone e Russia divennero alleate, avevano aumentato le tensioni per la spartizione del territorio cinese e delle sue zone d’influenza.

Dopo più di sei mesi di negoziati, la flotta giapponese attaccò la flotta russa a Sport Arthur senza avere dichiarato guerra.

Il governo russo fu completamente colto di sorpresa e dichiarò guerra al Giappone ma, nonostante la Russia si aspettasse di vincere la guerra, cominciò a subire una serie di sconfitte da parte delle truppe e della marina giapponese dato che, dopo avere circondato Port Arthur grazie alla combinazione delle truppe di terra e della flotta, le forze giapponesi distrussero le navi russe presenti nel porto.

Per la Russia fu un gravissimo colpo e, priva ormai di navi da guerra in Estremo Oriente, dovette richiamare la flotta del Baltico, che impiegò più di sette mesi per arrivare nella zona delle operazioni, dopo un viaggio allungato a causa del rifiuto britannico di fare passare le navi russe dal Canale di Suez, poiché la Gran Bretagna era alleata del Giappone e, anche se non era coinvolta direttamente nel conflitto, appoggiava il suo alleato.

Senza avere avuto la possibilità di rifornirsi in porti ben attrezzati, la flotta russa giunse finalmente in zona operazioni nell’aprile 1905 e l’ammiraglio Rozhestvensky decise di puntare al porto di Valdivostok per potere poi operare da lì, ma i giapponesi avevano anticipato le intenzioni dell’ammiraglio e schierarono le loro navi in modo da intercettare quelle russe.

Nella successiva battaglia di Tsushima, la flotta russa fu annientata dalle forze navali giapponesi. Sull’orlo della rivoluzione, sconfitta sulla terra in Manciuria e priva di flotta, la guerra per la Russia era persa ed era la prima volta che una potenza asiatica sconfiggeva in modo inequivocabile una nazione occidentale.

Le trattative di pace cominciarono grazie alla mediazione di Theodore Roosevelt che, per evitare che il Giappone uscisse rafforzato dal conflitto, si adoperò per moderare le richieste giapponesi alla Russia, come le riparazioni di guerra.

Nonostante il Giappone vedesse riconosciuta la sua influenza in Corea, il governo nipponico fu defraudato dalla mediazione di Roosevelt e da qual momento cominciò a osservare con diffidenza la politica americana nel Pacifico.

La Russia dovette ritirarsi dalla Manciuria e la sconfitta diede il via al processo che avrebbe portato nel 1917 alla disgregazione dell’impero russo.