POZZONI GIARDINO olmo38 web

Una delle ville più belle della città di Como e del suo lago…

Edificata nel XVIII secolo, Villa Olmo è tra i simboli della città di Como, che rispecchia la consuetudine delle famiglie dell’epoca di possedere una residenza suburbana, circondata da un grande giardino all’italiana e inserita nel percorso litoraneo che, fin dall’Ottocento, collega le ville affacciate sul lago, da Borgovico a Villa d’Este di Cernobbio.

Infatti, la villa sorge all’estremità nord-occidentale della città di Como, al termine della passeggiata a lago delle ville di borgo Vico, lungo l’attuale passeggiata Lino Gelpi, aperta nel 1957 per collegare tra loro gli edifici cittadini più di spicco.

Percorrendo la via e ammirando le signorili dimore che si affacciano sul lago, si può percepire un connubio romantico e affascinante tra paesaggio, ingegno e gusto di architetti e giardinieri che, tra il 1700 e il 1800, rese le sponde del Lario una meta ambita dei Grand Tour della nobiltà europea e che Villa Olmo, con il suo parco, ancora oggi evoca.

Villa Olmo deve il suo nome, secondo una tradizione, alla preesistente presenza nell’area, di due distinti esemplari di olmo, molto vecchi e di grandi dimensioni e venne realizzata in stile neoclassico tra il 1782 e il 1787 dall’architetto ticinese Simone Cantoni, per conto di Innocenzo Odescalchi, la cui facoltosa famiglia nel 1664 aveva acquistato parte dei beni e dei terreni dell’abbazia di Santa Maria di Vico detti dell’Olmo.

L’ispirazione neoclassica si manifesta nella facciata, il cui corpo centrale, rilevato in avanti, presenta cinque archi d’ingresso sovrastati da sei colonne ioniche alternate a medaglioni raffiguranti filosofi.

Nel 1824, con la morte del marchese Odescalchi, la Villa passò alla famiglia Raimondi che vi ospitò illustri personaggi della storia italiana ed europea, come Giuseppe Garibaldi e la famiglia di Ferdinando I d’Austria, per poi essere venduta nel 1883 ai duchi Visconti di Modrone, il cui stemma in pietra è posizionato al centro della balaustrata che corona l’edificio.

La villa nel 1925 fu ceduta al Comune di Como che due anni dopo, in occasione del primo centenario della morte di Alessandro Volta, vi allestì l’Esposizione Internazionale Voltiana.

Da allora la Villa è sede prestigiosa di mostre, manifestazioni e convegni.

Alle spalle della costruzione si estende il parco storico di maggiore interesse dell’intera provincia e al suo interno, che mostra lo stile all’inglese in voga nell’Ottocento, si trovano circa 800 alberi tra i quali ippocastani, cedri del Libano, liquidambar e platani.

Sono da non perdere anche le serre, risalenti alla fine del XIX secolo, con una fascinosa struttura in ferro che rimanda allo stile architettonico più diffuso a cavallo del nuovo secolo, ricche delle specie caratteristiche dei giardini storici e delle coltivazioni del Lago di Como.

Villa Olmo fa parte del Chilometro della Conoscenza, un percorso culturale e allo stesso tempo un corridoio ricco di verde, che unisce idealmente tre ville storiche, come Villa Olmo, Villa del Grumello e Villa Sucota.